Bossi: “Per ora non cade ma…”. Intercettazioni? “Prima cose più serie”

Pubblicato il 11 Ottobre 2011 - 22:03 OLTRE 6 MESI FA

Bossi e Berlusconi (Foto LaPresse)

ROMA – “Per adesso non viene giù nulla”. Umberto Bossi spazza via ogni ipotesi di caduta del governo e replica così a chi gli chiede se Berlusconi andrà avanti. Anche se, sulla durata dell’esecutivo, glissa: “Non sono un mago, non so quanto durerà…”.

Per quanto riguarda la boccaitura dell’articolo 1 del rendiconto di bilancio 2010 il Senatùr ha dichiarato che “oggi c’è stato solo un piccolo infortunio. Nulla di politico”. Il leader della Lega Nord ha poi giustificato l’assenza del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti: “Era a una riunione sulla manovra economica”.

Quindi, sul fronte interno, dopo una lunga e concitata riunione presso la sala del gruppo della Lega Nord a Montecitorio, Bossi ha affrontato la quetione del congresso di Varese: ”Stanno tentando di spaccare la Lega dall’interno ma non ci riusciranno. Ho capito che cosa sta accadendo e ho deciso di intervenire in prima persona”.

Sul fronte intercettazioni però la Lega è categorica. “La legge serve ma le nostre priorità sono altre, per questo spero che venga ritirato”. Il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Marco Reguzzoni, parla così del ddl intercettazioni. E il ministro per le Riforme Umberto Bossi annuncia che non andrà al vertice di maggioranza con il premier Silvio Berlusconi in programma per stasera a palazzo Grazioli.

Spiega Reguzzoni: “Noi siamo per una legge equilibrata che tuteli la privacy dei cittadini e per questa ragione auspichiamo un’intesa. Ma a noi della Lega interessano le misure concrete, come l’autorizzazione del ministero dei Trasporti alla Singapore airlines, che ha chiesto di utilizzare Malpensa come hub. Autorizzazione che il ministro Matteoli dovrebbe dare ma che, non si capisce perquale motivo, ancora non è arrivata. Non è una cosa da poco perchè parliamo di centinaia di posti di lavoro e di un giro d’affari importante per il Nord”.

Sui contenuti della legge, il capogruppo leghista dice: “Io la penso come Palamara, una legge va fatta ma tenendo conto delle richieste dei magistrati e del fatto che non si può pubblicare tutto sempre e comunque, insomma bisogna tutelare le persone non coinvolte dai reati”. Sui rischi, invece, del voto segreto, Reguzzoni osserva: “Ci sono sempre rischi quando ci sono voti segreti, ma non ci sono rischi per la tenuta della maggioranza e non ce ne sono sul voto finale”.