Bossi: “Porteremo i ministeri via da Roma e migliaia di posti di lavoro al Nord”

Pubblicato il 27 Agosto 2010 - 09:06 OLTRE 6 MESI FA

“Abbiamo portato a casa il federalismo che abbiamo inseguito per tanti anni, ma il nostro compito non è finito. Ora lavoreremo per il decentramento che vuol dire portare al Nord un po’ di ministeri e migliaia di posti di lavoro”. Lo ha detto il leader della Lega, Umberto Bossi, nel comizio di giovedì sera a Cameri.

”Agendo democraticamente – ha aggiunto Bossi – si può portare a casa tutto quello che si vuole: un paio di ministeri a Torino, a Milano e a Venezia, un sacco di posti di lavoro e soprattutto soldi. Bisogna cambiare il fatto che tutti i ministeri devono stare a Roma, il decentramento è stato fatto in tutta Europa e soprattutto in Gran Bretagna”.

Poi Bossi torna a parlare di Gianfranco Fini: ”Può essere quello che è però fino ad adesso ha sempre mantenuto la parola. Se dice che dà i voti, dà i voti”.

”Noi – ha aggiunto Bossi – non siamo di quelli che si fermano, che si bloccano ogni minuto. Speriamo di riuscire ad andare avanti con il governo. Ora bisogna andare a votare in Aula, però sicuramente la paura che hanno preso tutti e il rischio di andare alle elezioni deve aver fatto maturare un’altra direzione”. Quanto al documento programmatico in cinque punti, Bossi ha detto che secondo lui ”il federalismo passa e le cose della giustizia di Berlusconi passano”.

Poi il “nodo” della Fiat e di Melfi. ”E’ utile rispettare le decisioni della magistratura, però è anche utile far sapere agli operai che non possono bloccare una catena di produzione”.

”La Lega è disposta a radunarsi a Torino per far sentire la voce della giustizia – ha concluso Bossi rivolgendosi al governatore del Piemonte, Roberto Cota, presente con lui sul palco – Tu hai vinto le elezioni democraticamente, speriamo che i giudici non vogliamo rimettere la Bresso, perchè gente come lei ha già rovinato abbastanza il Piemonte”.