Bossi: “Rivedere la legge sui pentiti. Sì a riforme condivise”

Pubblicato il 6 Dicembre 2009 - 21:45| Aggiornato il 7 Dicembre 2009 OLTRE 6 MESI FA

Il ministro Bossi si dice favorevole a una revisione della legge sui pentiti. A margine di una visita a Palazzo Marino a Milano Bossi sottolinea che “dovunque ci sono i soldi la mafia cerca di infiltrarsi”. Nessun dubbio però sulla estraneità del premier a qualunque rapporto con Cosa Nostra: “Non credo che vada in giro a mettere le bombe. Lo attaccano per attaccare il governo. La mafia si è arrabbiata perché abbiamo fatto delle leggi pesantissime contro di essa”.

A chi, informalmente, durante la visita al presepe del comune di Milano, gli chiedeva se la legge sui pentiti sia da rivedere, il ministro delle Riforme Umberto Bossi ha risposto un laconico0 ma significativo “per me sì”.

“Berlusconi non penso vada in giro a mettere bombe – ha detto – Diciamo che la mafia si è un po’ arrabbiata perché noi abbiamo fatto leggi pesantissime contro la mafia e quindi si è mossa e si sta muovendo”.

Capitolo riforme. Umberto Bossi accoglie di buon grado le aperture del Pd a partire dalla bozza Violante.  “Noi – ha spiegato il segretario della Lega – siamo d’accordo. Io misi a punto la devoluzione che prevedeva una diminuzione del numero di parlamentari e fu bocciata dalla sinistra. Può darsi si sia pentita e sia ora d’accordo a fare una legge comune per cambiare alcune cose”.

Di sicuro non sarà una legge ad personam perché “le riforme costituzionali – ha sottolineato – non sono ad personam. Servono a cambiare il Paese”. Di questo è convinto anche il ministro Ignazio La Russa che sostiene la necessità di apportare modifiche in Parlamento al provvedimento su processo breve “soprattutto sulle questioni di dubbia costituzionalità”.