Bpi. Brancher deve riorganizzare ministero, un legittimo impedimento per rinviare processo

Pubblicato il 24 Giugno 2010 - 15:04 OLTRE 6 MESI FA

Aldo Brancher

La necessità di organizzare il nuovo ministero. E’ questo il motivo del legittimo impedimento eccepito in base alla legge oggi a Milano dai legali del ministro per l’Attuazione del federalismo Aldo Brancher, imputato con la moglie in uno stralcio del processo per il tentativo di scalata ad Antonveneta da parte di Bpi in calendario per dopodomani.

Con il legittimo impedimento il ministro chiede la sospensione del processo fino al prossimo 7 ottobre e non per sei mesi. Per quella data, salvo altri impegni, Brancher potrà essere in aula.

I legali di Brancher fanno riferimento al Lodo Alfano che consente il rinvio dei processi per il presidente del Consiglio e dei suoi ministri. Sabato il giudice Annamaria Gatto dovrà decidere se accogliere l’istanza e anche se separare la posizione di Brancher da quella della sua compagna Luana Maniezzo che nel processo risponde di ricettazione. Il giudice dovrebbe decidere per il 5 luglio giorno in cui è già stata fissata da tempo un’altra udienza.

”Non ho nulla da rimproverarmi; ho intenzione di proseguire il mio impegno”. Cosi’ il ministro Aldo Brancher risponde alle critiche dell’opposizione sul suo ricorso al legittimo impedimento dopo pochi giorni dalla sua nomina.

”Io ho fatto questa richiesta a Milano – ha detto Brancher parlando con in cronisti a Montecitorio – presentando una serie di impegni che mi coinvolgono”. Il ministro ha quindi illustrato i provvedimenti che è chiamato a seguire in Parlamento: il Codice delle autonomie, ora al Senato dopo il si’ della Camera; la delega sulla semplificazione amministrativa, anche questa a Palazzo Madama: la manovra, che, ha detto, ”devo seguire come ministro e non solo come parlamentare”; e poi il decreto legislativo sul federalismo fiscale. ”Andate a vedere il mio lavoro da sottosegretario – ha detto ai giornalisti – sono sempre stato uno dei più presenti in Parlamento”.

Brancher ha poi sottolineato di dover ”organizzare anche il nuovo ministero, per esempio con la scelta del capo di gabinetto e degli altri collaboratori. E’ difficile organizzare tutto questo lavoro – ha insistito – e non ho nulla da rimproverarmi, ho intenzione di proseguire il mio impegno”.

”Vorrei sottolineare – ha proseguito – che la prima imputazione risale al 2000. E oggi non ho chiesto un impedimento di 6 mesi (possibile in base alla legge ndr), ma uno spostamento di tre mesi: una richiesta di buon senso, dovuta al mio lavoro, facendo un ragionamento serio e sereno. Abbiamo stabilito il 7 ottobre, ma io avrei potuto anche ad agosto, se gli uffici giudiziari non fossero chiusi fino al 15 settembre. E in più ricordate che non beneficio della prescrizione dei termini”. ”Ho chiesto una cosa ragionevole – ha concluso riferendosi alle critiche dell’opposizione – ma qui si maledice sempre il prossimo”.