Brescia, scuola elementare Manzoni: due prime, zero italiani

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Settembre 2015 - 19:19| Aggiornato il 15 Settembre 2015 OLTRE 6 MESI FA
Brescia, scuola elementare Manzoni: due prime, zero italiani

Brescia, scuola elementare Manzoni: due prime, zero italiani (foto di repertorio Lapresse)

BRESCIA – Prima elementare, nessun italiano. Succede in ben due classi di una scuola di Brescia, l’istituto Manzoni. È tutta la destra dal leader della Lega Nord, Matteo Salvini, fino a Maurizio Gasparri di forza Italia si ribellano chiedendo subito un tetto per i bimbi stranieri.

Diciassette bambini in una classe, 18 nell’altra. Sono nati o hanno i genitori provenienti da Cina, Sri Lanka, India, Pakistan, Moldavia e Filippine. Si tratta di un record per una scuola, nel cuore del centro città, che da anni si distingue per l’elevata presenza di stranieri. Mai prima d’ora il numero di studenti stranieri aveva raggiunto un picco come quello di questo anno scolastico.

“Lavorare in queste classi è complicatissimo”, ammettono gli insegnanti che si preparano a vivere un anno scolastico particolarmente difficile. “Alcuni bambini sono arrivati in Italia da poco e non parlano la nostra lingua – racconta una maestra – Speriamo che il provveditorato assegni presto qualcuno altrimenti lavorare così sarà impossibile, e addio a tutti i bei progetti avviati fino ad ora”.

“E’ la prima volta che si verifica una situazione simile a Brescia”, ammette dall’ufficio scolastico provinciale, il responsabile Mario Maviglia. Ma soluzioni al momento il dirigente non ne intravede. “L’unica vera soluzione sarebbe quella di unire le scuole del centro città, dove il numero di stranieri è elevato, sotto un unico istituto – ipotizza – in modo da permettere ad un preside di evitare classi di questo genere”.

Salvini non ha perso l’occasione per affermare:”Un tetto ai bimbi di altre nazionalità” che stiano in classe “assieme a quelli italiani va messo, sennò non sarebbe integrazione e non sarebbe buona scuola “.