Brunetta: “Fuori di casa a 18 anni per legge”

Pubblicato il 17 Gennaio 2010 - 11:24 OLTRE 6 MESI FA

«Arrivato a 30 anni che non ero capace di rifarmi il letto», così il ministro Renato Brunetta ha deciso di dichiarare guerra ai “bamboccioni”, già odiati da Padoa-Schioppa.

E, ora, arriva a proporre la sua idea di una legge che «obblighi i figli ad uscire di casa a 18 anni».

«Fino a quando non sono andato a vivere da solo era mia madre che la mattina mi rifaceva il letto. Di questo mi sono vergognato», ha detto, commentando la condanna di un padre costretto da un giudice a pagare gli alimenti ad una figlia trentaduenne ancora fuori corso all’università.

Più in generale, i bamboccioni «sono le vittime di un sistema e organizzazione sociale di cui devono fare il ‘mea culpa’ i genitori. Ho condiviso Padoa-Schioppa quando ha stigmatizzato questa figura che mancava però di analisi: i bamboccioni ci sono perchè si danno garanzie solo ai padri, perchè le università funzionano in un certo modo, perchè i genitori si tengono i privilegi e scaricano i rischi sui figli. La colpa insomma è dei padri che – ha continuato il ministro – hanno costruito questa società».

Ma Brunetta lancia la sua proposta: «Obbligherei per legge i figli ad uscire di casa a 18 anni».