Brunetta su Tremonti: “Cretino? Forse intendeva un direttore generale”

Pubblicato il 7 Luglio 2011 - 16:28 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Non ho capito perche Tremonti mi abbia chiesto scusa, forse non si riferiva neanche a me, forse piuttosto a qualche direttore di giornale”. Questa la risposta del ministro per la Pubblica Amministrazione e Innovazione Renato Brunetta ad un giornalista di Repubblica che gli chiedeva come avesse preso le parole del ministro Giulio Tremonti catturate in fuori onda dalla sua testata. Brunetta ha detto di aver preso le parole del collega Tremonti ”benissimo”.

”Io difendevo la manovra, la spiegavo. Considero le parole di Tremonti – ha detto ancora Brunetta – come quelle tra il vostro direttore e il fondatore del giornale Scalfari”.

Il ministro Brunetta ha quindi utilizzato la metafora di una redazione di un giornale per spiegare la sua reazione all’episodio che lo ha visto protagonista insieme con Tremonti: ”Se un cittadino normale arrivasse in un giornale e assistesse al clima di nervosismo all’ora di chiusura dubiterebbe molto sull’uscita del giornale stesso il giorno dopo. Chi ha vissuto la vita di un giornale sa che queste due cose sono compatibili e che quello che si giudica è il prodotto finale”.

”Questo non vuole dire – ha continuato Brunetta – che non si deve parlare della ‘cucina’ ma bisogna guardare anche al prodotto finale: un decreto legge che domani inizia il suo iter e che vi assicuro sarà approvato in Parlamento entro 60 giorni. Il resto sono accidenti, nel senso filosofico del termine”.