Bunga bunga e cocaina in salsa romana: perquisizioni in casa del consigliere della giunta Alemanno Francesco Orsi

Pubblicato il 20 Gennaio 2011 - 09:44 OLTRE 6 MESI FA

Festini con prostitute con tanto di cocaina con protagonista un consigliere comunale  della giunta romana guidata da Gianni Alemanno. Protagonista della vicenda, riportata da Repubblica in un articolo di Carlo Bonini è Francesco Maria Orsi, consigliere comunale del Pdl, già delegato con la prima giunta Alemanno al decoro urbano e all’expo di Shanghai 2010. Tutto inizia martedì 18 gennaio: Orsi è raggiunto da un avviso di garanzia, e scattano le perquisizioni in casa e ufficio. Per il consigliere le accuse sono pesanti: “Riciclaggio, reimpiego di proventi frutto di reato, corruzione, cessione di sostanze stupefacenti in occasione di festini con prostitute”.

Una mano agli inquirenti, scrive Bonini, la dà qualche modo lo stesso Orsi, convinto, quando scattano le perquisizioni di “dover essere arrestato”. In realtà, nella serata di martedì (quando è avvenuta la perquisizione), gli inquirenti si limitano portar via computer, agende e documenti sulla dismissione di immobili del patrimonio pubblico, definite, proprio dagli investigatori, “di un certo interesse”.

Ma chi è Francesco Orsi? La Repubblica lo racconta così: “45 anni a marzo, è arrivato in Campidoglio dal nulla. Meglio, con 1374 voti, guadagnati nelle elezioni del 2008 dopo essere stato uno dei motori della campagna di Alemanno. È un ex ufficiale dei carabinieri, riconvertito alla professione di broker assicurativo. Nel 2004, ha fondato una sua società – la “Lloyd Team Broker” – e il suo business è l’immobiliare. Meglio, le aste con cui viene dismesso il patrimonio pubblico”.

L’indagine a suo carico, in realtà, parte da un altro nome, quello di Vincenzo La Musta, immobiliarista, socio di Orsi e fresco di patteggiamento in una storia di riciclaggio. “La Musta – spiega Bonini – sostiene infatti che, come peraltro accertato da un’indagine che nasce a Benevento, su una serie di conti (alcuni intestati a nomi fittizi) della filiale di Roma della Banca Mediolanum vengono riciclati denari truffati in Campania a famiglie di disabili e di affetti da malattie per trasfusione di sangue infetto. Complessivamente intorno ai 2 milioni di euro, frutto di risarcimenti civili che le vittime non incassano e che, appunto, prendono la strada di Roma e, in parte (come accerta la Guardia di Finanza), rimangono appiccicati alle mani di Orsi”. Secondo l’accusa, tutto per entrare nel giro delle aste del ministero del Tesoro.

Orsi, comunque, ha amicizie influenti. Al momento di scendere in campo per le Comunali scomoda addirittura Silvio Berlusconi che gli presta la voce per uno spot radiofonico (“Io penso che molti dovrebbero seguire l’esempio di Francesco Orsi e penso che avrà successo, perché è conosciuto a Roma, soprattutto nella Roma che lavora”) e l’immagine per i manifesti (Vota Pdl e scrivi Orsi, parola di Silvio Berlusconi). Orsi è anche, per sua stessa precisazione, l’amico della “dama bianca” Federica Gagliardi, la donna “misteriosa” che scende dal volo di stato che porta Berlusconi a Toronto per il G8.

Ora, per il consigliere, questo guaio. Secondo i pm Orsi è organizzatore “a Roma, almeno fino al 2009”, di “festini con prostitute” in cui – scrive il pm – “cede ai presenti cocaina”. Secondo Bonini, tra gli invitati (lista ancora riservata) c’è un “non ancora identificato” ufficiale della Finanza che “corrompe”. Orsi, scrive Repubblica “come documentano le intercettazioni telefoniche ha frequenti contatti con il maggiore Luca Berriola, arrestato nella vicenda Mokbel”. La vicenda, insomma, sembra avere ancora molti retroscena da svelare.

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