I “sei giorni del bunga bunga”: da Pasqua al primo maggio, le presenze di Ruby a casa Berlusconi

Pubblicato il 14 Gennaio 2011 - 12:54 OLTRE 6 MESI FA

Ruby El Mahroug

A Pasqua era ad Arcore. A Pasquetta anche. Dopo il sacro il profano: Ruby Karima era nella villa di Silvio Berlusconi anche nel giorno della festa dei lavoratori. Poi tre giorni di fila, tra il 24 e il 26 aprile. Per gli investigatori questi sei sono i giorni del “bunga bunga” e le prove, almeno della presenza della ragazza a casa del premier, sembrano esserci.

I riscontri, scrive il quotidiano La Repubblica, arrivano dai tabulati telefonici di Ruby. I pm hanno semplicemente chiesto di tracciare i movimenti della minorenne seguendo il suo telefonino e il risultato sono appunto i sei giorni. La convinzione degli investigatori, ora, è che non sia trattato di  “visite innocenti”. Vero o meno, rimane molto difficile da provare.

Altro aspetto controverso dell’indagine è legato all’età della ragazza. A maggio Ruby era ancora minorenne. Berlusconi ha sempre dichiarato di non saperlo e di essere convinto del contrario. Circostanza confermata dalla diretta interessata che in più di un’intervista ha raccontato della rabbia del premier, la notte del 27 maggio, dopo aver scoperto la verità.

Ma qualcosa, spiega La Repubblica, non torna. E si tratta di qualcosa che potrebbe portare il premier sul banco degli imputati per “prostituzione minorile”, reato punito col carcere fino a tre anni. La notte del 27 maggio Berlusconi telefonò in Questura e disse di “affidare” Ruby a Nicole Minetti. Affidare, appunto. Una cosa che si fa, e il presidente del Consiglio dovrebbe saperlo, solo con i minori.