Sedie “umane”, mosaici, templi e il lettone: ecco il bunker segreto di Silvio Berlusconi

Pubblicato il 14 Luglio 2011 - 22:06 OLTRE 6 MESI FA

OLBIA – Un tunnel con i mosaici, un tempio come quello di Salomone; e poi ancora ampolle, sedie dalla forma umana, un divano a forma di labbra e un grande letto color fuksia. Benvenuti nel bunker segreto di Silvio Berlusconi a villa Certosa. Almeno questo è il ritratto che, secondo ‘Il Fatto Quotidiano’, emergerebbe dalle foto scattate dal Antonello Zappadu. Foto “rubate” tra il 2008 e il 2009 e con le quali il fotografo è andato a denunciare Silvio Berlusconi per abusivismo edilizio e detenzione illegale di animali esotici.

‘Il Fatto Quotidiano’ dice di aver visto in anteprima molti degli 800 scatti portati dal fotografo come testimonianza in Procura e le descrive: «Una voragine nel terreno del parco accanto al campo da calcio. Poi tre immagini che mostrano un grande gazebo a pianta ottagonale collocato esattamente al centro dell’orto botanico, un giardino la cui pianta, ha scritto l’Espresso, ricalca esattamente quella del mitico Tempio di Re Salomone.[…] Il soffitto che riproduce la volta celeste (ma che può cambiare colore diventando rosa o amaranto) è retto da otto colonne distanziate tra loro da pareti in cui trovano spazio dodici nicchie. E’ ancora un’altra foto a mostrare cosa riempe le nicchie: dodici ampolle grandi affiancate ognuna da due bottiglie più piccole per un totale di 26 “anfore”. Sopra a ognuna, una scritta indicante il contenuto: “Ilior albor”, “Alter semper”, “Ribomia”, “Lini Seminu” e altre parole non facilmente leggibili. Ma le sorprese non finiscono qui. Perché le quaranta sedie antropomorfe (sembrano sagome umane in legno), che vediamo prima in una foto esterna del giardino in fila parallela, vengono mostrate in un altro scatto all’interno del tempio intorno a un tavolo circolare. E al centro, come in un sistema di cerchi concentrici, un pozzo ornato con un mosaico color oro e azzurro acceso».

E non è finito. ‘Il Fatto’ continua: «Foto da cui emerge una profonda attenzione per l’elemento erotico, per il doppiosenso a sfondo sessuale. Perché le colonne, la volta celeste, le sedie e le ampolle possono far pensare alla volontà del costruttore di edificare una sorta di Tempio. Ma i colori (rosa shocking, azzurro elettrico, giallo-oro), i tubi fluorescenti che ornano il pavimento come a voler accompagnare l’avventore in un ipotetico percorso, ma soprattutto il divano a forma di labbra con davanti la proiezione di un rettangolo luminoso azzurro elettrico […] il grande letto matrimoniale fucsia sormontato da quindici cuscini di varie dimensioni e colori e la piscina mosaicata con sirenetta disegnata sul fondo».