Quindici mila euro al mese: ecco la busta paga dei parlamentari prima dei tagli

Pubblicato il 27 Luglio 2010 - 17:48 OLTRE 6 MESI FA

Gianfranco Fini

In media, 180mila euro annui, ovvero 15mila euro al mese, netti. Questa la busta paga dei parlamentari, che oggi ha subito un taglio di mille euro netti. Lo stipendio dei deputati è composto da tre voci principali: indennità, diaria, e rimborsi. Mentre la prima rimane intatta, le seconde scendono di 500 euro ciascuna. L’ ‘indennità parlamentare, prevista dalla Costituzione all’articolo 69, è agganciata allo stipendio dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione.

L’indennità è corrisposta per 12 mensilità. L’importo mensile è pari a 5.486,58 euro netti . La diaria è riconosciuta a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma. La diaria ammonta a 4.003 euro mensili (da oggi a 3.500 circa). Questa somma viene ridotta di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del deputato da quelle sedute dell’Assemblea in cui si svolgono votazioni con il procedimento elettronico (è considerato tuttavia presente il deputato che partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell’arco della giornata).

La terza voce comprende il rimborso ”per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori”, che viene generalmente utilizzato dal parlamentare per pagare lo stipendio dei portaborse: si tratta di un rimborso forfettario, ed ammonta a 4.190 euro mensili (da oggi a 3.590 circa).

A queste tre voci principali vanno aggiunti i rimborsi per i trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto più vicino e tra l’aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio. Si tratta di un rimborso trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l’aeroporto più vicino al luogo di residenza, ed a 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km.

I deputati dispongono inoltre di una somma annua di 3.098,74 euro per le spese telefoniche. Al Senato, l’indennità mensile è pari a 5.613,59 euro netti. Anche gli inquilini di Palazzo Madama subiranno un taglio di mille euro (500+500), pressoche’ uguale a quello stabilito per i loro colleghi di Montecitorio. Tutti i parlamentari, godono infine di un ”maxi-benefit”: le tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale.