“Alcuni Udc presto nel governo”. Calciomercato di Berlusconi? “No, vengono spontaneamente”

Pubblicato il 18 Settembre 2010 - 18:56 OLTRE 6 MESI FA

La maggioranza potrebbe presto essere “rimpolpata” da esponenti dell’Udc. Silvio Berlusconi, tuttavia, smentisce si tratti di un’operazione di “calciomercato”, quanto piuttosto di una “scelta consapevole” da parte dei centristi: ”Sono stato cercato da molti parlamentari, molti siciliani moderati in disaccordo con il loro partito che sta decidendo di allearsi a sinistra. Questi deputati dissentono e pensano di dare vita a una nuova formazione politica”.

Poi, però il premier, che ha parlato alla festa de La Destra, ha “affondato il colpo” contro gli “scissionisti finiani”: ”Quando sono andato a Bruxelles, i capi di Stato mi hanno guardato con un punto interrogativo chiedendomi se ero ancora il capo del governo o non contavo più niente. Questo è il risultato della dissennata operazione di fine luglio”, ha detto Berlusconi alludendo alla formazione del nuovo gruppo parlamentare di Futuro e Libertà.

Poi Berlusconi ha rincarato la dose contro i suoi ex compagni di partito: ”Devo dirvi che in un periodo così difficile della politica italiana, pensate al mese di agosto, c’è stato un teatrino assurdo nel momento in cui il Paese esce dalla crisi e davvero non ci voleva che succedesse quello che voi conoscete”.

Il premier ha però corretto il tiro dicendo che ”con le persone uscite dal gruppo del Pdl ci si può ragionare, sono sicuro che in Parlamento esistono gruppi che si caricheranno della responsabilità del Paese e si avvicineranno alla maggioranza. Non capisco perché per i giornali della sinistra chi è eletto con i nostri voti e va in un altro partito fa un’operazione straordinaria mentre chi torna da noi fa un’operazione di calcio mercato”.

Infine Berlusconi ha aperto alla Destra di Francesco Storace auspicando che in futuro ci possano essere nella maggioranza uomini di questo partito verso il quale, dopo la ”dolorosa” chiusura del passato, “non c’è più alcun veto”: ”Contro di voi ci fu un veto doloroso, doloroso anche per me. Fu una delle poche battaglie che non riuscii a vincere e il veto non riuscimmo a superarlo”. Infine, Berlusconi ha promesso che si andrà al voto “fra tre anni”.