Pareggio di bilancio: al dibattito alla Camera presenti 5 onorevoli

Pubblicato il 6 Marzo 2012 - 09:35 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – D’accordo che la riforma è ancora alla fase preliminare, ma ieri a Montecitorio la Camera discuteva l’introduzione della norma del pareggio di bilancio in Costituzione. Ovvero quella regole che l’Europa caldeggia vivamente a quei Paesi poco virtuosi sui conti pubblici e che sono stati particolarmente colpiti dalla crisi. Tra questi, non è un mistero, l’Italia. Norma che potrebbe essere introdotto nella Costituzione, obbligando di fatto tutti i governi, il presente e i prossimi, a rispettare certi criteri sul deficit per evitare di rischiare la bancarotta o una pericolosa altalena su spread e titoli di Stato come quella vista fino a poche settimane fa. Insomma, non esattamente un tema secondario eppure non appassionante per i nostri onorevoli.

Ieri infatti l’Aula era pressoché deserta. Con dovizia di particolari il Corriere della Sera annota che alle 16,30  c’erano 5 deputati presenti. Poco dopo pare che siano saliti a sette, ma solo per pochi minuti. Gli stakanovisti in questione vengono anche citati per nome e cognome: Massimo Vannucci, Guglielmo Picchi, Peppino Calderisi, Roberto Giachetti, Giancarlo Giorgetti. Passate le cinque del pomeriggio il numero si è ulteriormente ridotto, gli eroici presenzialisti non hanno evidentemente resistito alla discussione di quel momento che riguardava le norme sui sistemi antivegetativi delle chiglie delle barche. Sempre il Corriere scrive: “Il presidente di turno, Rocco Buttiglione, per circa un’ora di dibattito non ha mai smesso di scrivere con il suo iPad”.