Camera dei Deputati chiusa fino al 9 novembre. Fini: “Manca copertura finanziaria”

Pubblicato il 29 Ottobre 2009 - 21:03 OLTRE 6 MESI FA

camera-deputatiSospesi i lavori parlamentari della Camera dei deputati per la prossima settimana, si tornerà in Aula il 9 novembre. Lo ha stabilito la riunione dei presidenti dei gruppi parlamentari.

«Una delle ragioni per le quali non è possibile calendarizzare in Aula progetti di legge di iniziativa parlamentare deriva dal fatto che questi non possono essere licenziati dalle Commissioni per mancanza di copertura finanziaria», ha detto il presidente Gianfranco Fini nel corso della riunione dei presidenti dei gruppi parlamentari incalzando il governo su questa questione.

Alla riunione dei capigruppo partecipava il ministro dei rapporti con il Parlamento, Elio Vito. La sospensione è prevista dal Regolamento della Camera che riserva ogni mese una settimana allo svolgimento delle altre attività inerenti al mandato parlamentare.

I lavori della Camera riprenderanno con l’esame del progetto di legge di riforma finanziaria (approvata ieri in commissione Bilancio), la discussione della mozione Realacci sulla nave dei veleni al largo della Calabria e l’istituzione del ministero della Salute, mentre il provvedimento sulla cittadinanza agli immigrati è stato rinviato a dicembre. In programma anche due ratifiche di protocolli inerenti gli animali da compagnia e Convenzione delle Alpi (trasporti).

La decisione di rinviare i lavori alla prossima settimana è stata contestata da tutti i partiti di opposizione. «Dopo che per tre settimane abbiamo votato solo mozioni e un decreto, questo stop è l’ennesima dimostrazione che le proposte di legge parlamentare oggettivamente non riescono ad approdare in Aula per mancanza di copertura. È un problema oggettivo che deve sciogliere il governo. Il ministro Vito? Ha ascoltato silenziosamente», ha detto Erminio Quartiani del Pd.

«L’Idv esprime dissenso – ha sottolineato Antonio Borghesi – soprattutto quando la commissione Bilancio ha lavorato fino a tardi per licenziare il testo sulla riforma finanziaria» per farlo andare in Aula.

Critico per lo stop alle attività di iniziativa parlamentare a causa della mancanza di copertura finanziaria anche Michele Vietti dell’Udc anche se «non posso non notare che anche se avessimo lavorato non avremmo avuto provvedimenti da esaminare. Il governo strangola l’iniziativa parlamentare non solo dell’opposizione, ma anche della maggioranza da cui non arrivano proposte».