Camusso contro il governo Monti: “I lavoratori pagano per tutti”

Pubblicato il 21 Marzo 2012 - 18:38 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il governo sembra voler portare in Asia l’immagine che in Italia si puo’ licenziare facilmente. Cosi’ Susanna Camusso, nel corso della conferenza stampa, sottolineando che ”siamo di fronte a un esecutivo che scarica sui lavoratori, pensionandi e pensionati” il risanamento e mostra ”di non aver attenzione alla coesione sociale”.

”Non si puo’ contrabbandare la necessità, che pure noi abbiamo condiviso, di nuove regole per il mercato del lavoro come il fatto che questo porta a una crescita del Paese”, ha detto la Camusso, durante la conferenza stampa, giudicando positive alcune misure riguardo la flessibilita’ in entrata, ma rinviando il giudizio a quando ne avra’ una informazione piu’ dettagliata.

La riforma degli ammortizzatori ha permesso di ampliare la platea di coloro che ne potranno usufruire, ”ma non siamo di fronte a un sistema universale”, ha aggiunto sottolineando che ”anche lo stanziamento delle risorse non sembra sia all’altezza di un sistema universale”. La riforma ”ha i suoi limiti”, e la non cancellazione della cassa integrazione straordinaria la si deve solo alla strenua difesa da parte dei sindacati.

Camusso evidenza la necessità di intervenire, anche in Parlamento. E sottolinea come l’art.18 sia stato “l’unico tema su cui il governo non ha mai manifestato la volontà di negazione o spostamento. Nessuna disponibilità, nemmeno a cambiare le virgole. Figuriamoci la sostanza”. Inoltre, aggiunge, “chi dice che sull’art.18 la questione è più politica che economico-sociale commette un tragico errore”. La riforma dell’art.18 porta con se’ ”il rischio di un uso indiscriminato, contro i lavoratori, dei licenziamenti economici”. ”La riforma dell’articolo 18 non potrà essere applicata al settore pubblico”, ha detto la Camusso.

”E’ stato un gravissimo errore che Cisl e Uil abbiano interrotto un’iniziativa unitaria”. Lo ha detto il leader della Cgil, Susanna Camusso, aggiungendo che davanti ad una compattezza del sindacato il governo ”avrebbe fatto piu’ fatica” a procedere su questa riforma. La Cgil non vuole ora recriminare, ma ”costruire proposte di cambiamento”.

”Il governo sostiene che la partita e’ chiusa. Deve essere chiaro che per noi la partita non e’ chiusa”, ha dichiarato Camusso, rispondendo ad una domanda durante la conferenza stampa a proposito della riforma dell’art.18.