Canone Rai, Morando: “Si paga a luglio, nessun dietrofront”

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Aprile 2016 - 11:18 OLTRE 6 MESI FA
Canone Rai, Morando: "Si paga a luglio, nessun dietrofront"

Canone Rai, Morando: “Si paga a luglio, nessun dietrofront”

GENOVA – “Il canone Rai si pagherà a luglio in bolletta. Problemi e polemiche sono assolutamente ingigantiti”: il viceministro dell’Economia, Enrico Morando, interviene sul tema canone in bolletta e conferma la misura del governo Renzi nonostante lo stop del Consiglio di Stato.“Dal Consiglio di Stato sono arrivate “delle indicazioni” per alcune modifiche che “il governo provvederà ad apportare” per cui la scadenza di luglio “resterà valida”, dice.

Nel suo intervento a Genova all’incontro “Cambiare l’Europa”, il viceministro Morando ha assicurato che sull’abbonamento per la tv pubblica non ci sarà nessuna marcia indietro, anzi, l’introduzione del pagamento nella bolletta sarà l’occasione per “far pagare meno” a tutte quelle persone “oneste” che hanno sempre rinnovato l’abbonamento alla tv pubblica. Resta quindi confermata la data di luglio per il pagamento della prima rata in bolletta.

Nel corso dell’incontro, Morando, intervistato dall’ex senatore Carlo Rognoni, ha affrontato diversi temi, spiega Carlo Gravina sul Secolo XIX: dall’ipotesi del sussidio di disoccupazione europeo all’Unione bancaria senza tralasciare il bail-in e i project bond.

Ma i riflettori, spiega Gravina,

ovviamente sono puntati anche sulle prossime mosse del governo Renzi che, dopo il referendum sulle trivelle, si concentrerà su quelle misure in grado di dare rinnovato slancio alla crescita economica un po’ più fiacca dopo gli ultimi eventi internazionali. Tra queste, c’è la riforma delle pensioni e la possibilità, prevista anche dal Def, di introdurre, compatibilmente con la tenuta dei conti pubblici, misure in grado di rendere più flessibile l’uscita dal lavoro. «Leggo di tante ipotesi e di tante soluzioni- dice Morando – se ci saranno le condizioni l’esecutivo interverrà ma posso assicurare che al momento non abbiamo ancora deciso quale tipo di intervento effettuare».