Caos Imu: tre rate sulla prima casa. Ma quanto e quando? Tutti i dubbi

Pubblicato il 14 Aprile 2012 - 08:59 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’unica cosa davvero certa, per ora, è che l’Imu la dovremo pagare. Quanto e quando, invece, ancora non è dato saperlo con certezza. Quasi di sicuro si pagherà in tre rate sulla prima casa, mentre sulle altre resta la formula originaria. Ma la sola aliquota già stabilita è la prima: insomma, di chiaro, a oggi, c’è davvero poco.

Del caos che avvolge la tassa sulla casa voluta dal governo Monti parla, sul Corriere della Sera, Nicola Saldutti. E lo fa elencando in primo luogo le scarne certezze sul tema: “Si sa che la base imponibile è più elevata. Si sa che l’imposta va pagata. Si sa che va compilato il modulo F24. Si sa che la prima rata va versata entro il 18 giugno. Ma tutte le certezze finiscono qui. E sono troppo poche”.

I primi dubbi riguardano la seconda rata di cui gli italiani non sanno ancora precisamente l’aliquota. In parte, infatti, dipende dai Comuni. Verosimile che quelli con le casse più in rosso siano più voraci. E anche lo Stato, spiega Saldutti, deve fare ancora i suoi conti: ” La seconda rata si potrà calcolare soltanto una volta che il governo avrà i dati sul gettito dell’acconto Imu in modo da rivedere entro settembre/dicembre le aliquote e avere così una precisa garanzia sul gettito”.

E poi c’è la questione “terza rata”: emendamento annunciato venerdì in Parlamento che se non altro punta a spalmare quella che per gli italiani si annuncia come una stangata. La semplificazione fiscale, quella che in teoria sarebbe oggetto di una legge in discussione alle Camere, resta però un’altra cosa.

Rispetto alle date dei versamenti è confermata la prima rata il 18 giugno mentre le altre due tranche dovrebbero essere versate il 17 settembre e il 17 dicembre. Chi protesta contro l’idea di spalmare la tassa sono i Comuni. Graziano Delrio, il presidente dell’Anci, l’associazione dei Comuni è categorico: “Sarebbe devastante, creerebbe seri problemi di liquidità per le amministrazioni. Il vero nodo  è ridare l’Imu ai Comuni e modificare le regole del Patto di stabilità che ha contratto gli investimenti necessari per ridare fiato alla crescita”.

Quanto alle idee per alleggerire l’Imu in futuro per ora si rimane sul vago. La posizione del leader del Pd Pier Luigi Bersani è quella di compensare con una patrimoniale sui grandi patrimoni immobiliari mentre l’idea del Pdl, di farla pagare solo nel 2012 per ora non è in nessun emendamento ma solo in un più generico ordine del giorno. Per ora, insomma, le speranze che si tratti solo di un una tantum restano piuttosto vaghe.