Diamanti capresi per Milanese: tutto a “nero” sconto compreso

di Riccardo Galli
Pubblicato il 11 Luglio 2011 - 15:58 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Siamo a Capri, estate 2007 o 2008, un cliente abituale che risponde al nome di Paolo Viscione entra nella gioielleria di Costanzo Alberino e, come d’abitudine, guarda dei preziosi, li sceglie e li fa mettere da parte. In quell’occasione chiede di vedere degli orecchini esposti in vetrina. Alberino esegue. L’avvocato li osserva – si tratta di pendenti con due splendidi diamanti da tre carati – e chiede il prezzo: 40 mila euro.

Paolo Viscione è il grande accusatore di Marco Milanese, l’ex finanziere parlamentare Pdl che pagava l’affitto a Tremonti, e questa storia spunta dalle pagine dei verbali dell’interrogatorio fatto al gioielliere Alberino nell’ambito dell’inchiesta su Milanese.

Dopo alcuni giorni Viscione torna, insieme a Marco e alla di lui signora. I gioielli vengono esibiti di nuovo. «L’uomo che accompagnava Viscione – dice Alberino – chiese alla moglie se quelli fossero gli orecchini che le interessavano e quest’ultima confermò». «Qualche giorno dopo – continua il racconto – in occasione del ritiro di altri gioielli da Viscione già prenotati, quest’ultimo acquistò i predetti orecchini in diamanti, chiedendomi di applicare su di essi uno sconto maggiore, in quanto dovevano essere un regalo per la persona che era venuta con lui precedentemente». Viscione, in quella circostanza, dice ad Alberino che si tratta un «generale della Guardia di Finanza» e che doveva fargli «un grosso piacere». Il gioielliere è particolarmente generoso con l’assiduo acquirente e dimezza il prezzo: 20 mila euro.

Si potrebbe discutere sulla fonte di tanto denaro e sulla correttezza della trattativa, ma il bello deve venire.

Gli inquirenti chiedono ad Alberino di esibire i documenti di questa transazione, ma il gioielliere deve ammettere che l’operazione è avvenuta completamente «in nero»: non c’è traccia né della provenienza dei preziosi né della successiva vendita.

Milanese, di cui è stato chiesto l’arresto, non per questo episodio ovviamente, è un ex finanziere ed era il consigliere politico del ministro delle finanze., speriamo che non abbiano pensato “a nero” anche la riforma fiscale…