Case abusive, ne abbattono una e c’è un morto di infarto. Senatore: “O legge anti-demolizione o mi dimetto”

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Giugno 2017 - 14:37 OLTRE 6 MESI FA
Case abusive, ne abbattono una e un morto di infarto. Senatore: "O legge anti-demolizione o mi dimetto"

Case abusive, ne abbattono una e un morto di infarto. Senatore: “O legge anti-demolizione o mi dimetto”

EBOLI – Stroncato da un infarto mentre gli abbattevano la casa. E’ accaduto ad Eboli, in Campania, dove un operaio non ha retto alla vista della palla demolitrice che si abbatteva sulla sua abitazione: una costruzione abusiva in cui viveva con la moglie e tre nipotini. La tragedia riapre un’annosa questione, quella sull’abusivismo edilizio in Campania, che è in queste ore oggetto di un disegno di legge in discussione in Parlamento. Al punto che il senatore di Ala, Ciro Falanga, primo firmatario del ddl sugli abbattimenti ha annunciato le sue dimissioni da parlamentare già minacciate se il testo “non fosse stato approvato entro l’estate”.

In Campania ci sono 300 mila case abusive. Da tempo immemore senatori e deputati presentano sanatorie con la scusa di esigenze di ordine pubblico. L’ultima, pochi giorni fa, quando il sindaco anti-camorra di Casal di Principe, ha annunciato la decisione di non voler procedere alle demolizioni: non ha i soldi per abbatterle.

Il ddl Falanga ammette le demolizioni dei fabbricati abusivi, a patto che non siano abitate o non risultino come prima casa. Sostanzialmente vuol dire legittimare gli abusi esistenti. Senza infierire sui casi più estremi, come l’operaio di Eboli.

L’episodio risale a sabato 17 giugno. Secondo il quotidiano Il Mattino, Salvatore Garofalo aveva 64 anni e viveva a Campolongo, frazione del comune di Eboli, in provincia di Salerno. In zona ci sono 12 case abusive. Non appena sono iniziate le operazioni di recinzione del cantiere, Garofalo ha avuto un malore fatale. Il pensionato viveva con un sussidio statale dopo il trapianto di un rene.

“Dalla politica sorda alle esigenze dei più deboli io mi allontano – afferma Falanga – Uno speculatore o un camorrista non muoiono d’infarto se gli abbattono una casa. Un operaio invece muore dal dolore”.

“Il provvedimento che avrebbe evitato quella demolizione e la relativa tragedia che ne è conseguita – aggiunge – è all’esame della Commissione Giustizia della Camera, dove con solerzia la Presidente Ferranti l’ha calendarizzato per questa settimana. Il M5S ha negato un rapido esame del provvedimento attraverso la sede deliberante con evidenti scopi ostruzionistici, nonostante il testo abbia già avuto il via libera dai due rami del Parlamento”.

“Non posso accettare che nonostante il duro lavoro di anni nell’interesse di persone in difficoltà la gente inizi a morire a causa del mero calcolo parlamentare di qualche gruppo che fa dell’essere contro sempre e comunque la propria unica bandiera. Annuncio pertanto le mie dimissioni da Senatore della Repubblica che consegnerò domani al Presidente Grasso, ritenendo inaccettabile che su temi dal grande impatto sociale come questo prevalgano gli interessi politici su quelli dei cittadini. E’ un modo di fare becero dal quale sento di prendere con vigore le distanze”, conclude.