L’ultima mossa di Casini, apre alla maggioranza: “Trattiamo, ma non mi fido di Lega e Berlusconi”

Pubblicato il 21 Novembre 2010 - 12:34 OLTRE 6 MESI FA

Il leader Udc Pier Ferdinando Casini apre alla maggioranza: ”Se vogliono cambiare ci siederemo al tavolo ma ci aspettiamo fatti”. Poi,  parlando all’assemblea nazionale del partito, ha chiarito la sua mossa: “La condizione è che si cambi davvero: non ci piace la Lega e non ci fidiamo delle promesse di Berlusconi”. Quindi di fatto suggerisce l’uscita dall’esecutivo degli uomini del Carroccio e alza il prezzo per la trattativa.

Da Milano i centristi parlano di un cambiamento cui vogliono contribuire pronti anche ad entrare in un esecutivo diverso da quello attuale, in ogni caso dopo che Berlusconi avrà rassegnato le dimissioni. Sono pronti a un “governo di armistizio”.

”Noi –aveva già spiegato sabato dal palco il leader Casini – non abbiamo la vocazione alla diserzione. Vogliamo partecipare al governo di questo Paese ma a una sola condizione: che il governo lo cambi davvero, perche’ a tutto il resto non siamo interessati”. Una risposta alla sollecitazione arrivata poco prima dalla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che aveva invitato il partito centrista a ”fare un ragionamento: il Paese deve essere governato e tutte le forze responsabili devono dare il loro contributo”.

L’obiettivo di Casini dunque è trattare, sì ma non per un terzo polo, bensì per uno nuovo. ”Chi ci aveva detto che la soluzione era il bipolarismo e poi addirittura il bipartitismo è stato smentito dai fatti”. Il problema che si porrà dopo il voto di fiducia di dicembre ha detto Casini ribadendo la necessità di cambiare la legge elettorale, ”è che questo meccanismo politico e istituzionale non sta in piedi, costruisce armate che vincono e elezioni e il giorno successivo non riescono a governare”.