Casini a Berlusconi: “Appoggio esterno? Prima dimettiti, poi vediamo”

Pubblicato il 24 Novembre 2010 - 19:31 OLTRE 6 MESI FA

Pier Ferdinando Casini

Berlusconi si dimetta ”e apra una fase nuova”. Cosi’ Pier Ferdinando Casini, in una intervista al Tg3, ha risposto alla proposta di Berlusconi all’Udc di un’appoggio esterno al suo governo. Casini ha ribadito che i centristi non voteranno la fiducia il governo il 14 dicembre, ed ha accusato il premier di essere ”attaccato alla poltrona di Palazzo Chigi” contro ”gli interessi del Paese”.

”Per quanto riguarda i tornaconti – ha detto Casini sorridendo ironicamente – Berlusconi e’ un esperto. Per quanto riguarda il bene del Paese noi lo abbiamo sempre fatto appoggiando i provvedimenti del governo che ritenevamo positivi ed opponendoci agli altri in coerenza al mandato elettorale”.

”Io – ha proseguito – sono preoccupato perché vedo uno stato confusionale preoccupante. Il Presidente del Consiglio attacca Fini, poi dopo due ore e’ costretto a smentire; la maggioranza in uno stato permanente di confusione e il 16 dicembre l’Ecofin straordinario affronterà le questioni in Europa dei Paesi che sono sotto tiro: Portogallo e Stagna dietro l’angolo, e noi siamo li’; e irresponsabilmente continuiamo questi balletti, questi giochini, continuiamo a dire ‘l’Udc dovrebbe fare…’, ‘Casini dovrebbe fare…”’.

”Ancora più mi convinco – ha proseguito – che questo governo dovrebbe dimettersi. Se davvero Berlusconi ha a cuore il Paese più che la sua poltrona a Palazzo Chigi, si dimetta, apra una crisi vera dicendo che il governo non ce la fa ad andare avanti, e vedremo di trovare le soluzioni giuste”.

”Per quello che riguarda i posti – ha aggiunto – sorrido perché siamo l’unico partito ad essere stati all’opposizione sia di Prodi che di Berlusconi; se ci fosse stato l’allettamento delle sedie, oggi saremo già seduti. Ma è l’unica cosa a cui siamo del tutto indifferenti”. Alla domanda sul foto di fiducia il 14 dicembre, il leader dei centristi ha risposto: ”Noi siamo sicuramente intenzionati a non votare la fiducia, in coerenza col mandato dei nostri elettori, visto che siamo un partito di opposizione. E poi dico a Berlusconi ‘se vuoi il bene del Paese dimettiti e apri una fase nuova’. Vedremo cosa farà lui. Mi sembra che la logica di Berlusconi sia di tirare a campare e tenersi ben stretta la poltrona di palazzo Chigi, alla faccia dell’interesse del Paese”.