Casini: “Sui magistrati Berlusconi demenziale, dialogo impossibile”

Pubblicato il 3 Ottobre 2010 - 09:08 OLTRE 6 MESI FA

Pierferdinando Casini

Per il leader dell’Udc  ”L’attacco di Berlusconi” ai magistrati “è demenziale”. Intervistato dal quotidiano La Repubblica Casini chiarisce che, a suo giudizio, ”non ci sono i presupposti”, per una riforma della giustizia, perché ”si affossa tutto”.

Per il leader Udc, ”si persegue la contrapposizione tra politica e magistratura a 360 gradi” e  ”si finirà con inseguire qualche processo con qualche riforma o disegno di legge ad hoc che non appianeranno nessun problema, al contrario, ne creeranno miriadi”.

Quanto al voto sul lodo Alfano costituzionale, Casini precisa che è sempre stato favorevole alla tutela delle alte cariche dello Stato ma ”è stato fatto un treno  e sono stati aggiunti vagoni che palesemente non c’entravano, come l’estensione del lodo ai ministri”.E spiega: ”A una forzatura ne seguono sempre altre. Noi abbiamo già dato”.

Sull’ intenzione di voto del suo partito, Casini spiega: ”Se fosse esclusivamente tale e non un altro trenino con dieci vagoni, si potrebbe considerare di votarlo. Ma i propositi più dissennati si agitano e quindi sono attento e guardingo rispetto a questa ipotesi”.

Per Casini, il governo è arrivato a un bivio: ”O vanno avanti per tre anni come a parole dicono, oppure Berlusconi si dimetta e si apre una nuova fase politica”. ”Una cosa è  certa – conclude il leader Udc –  Evitare che chi prende il 30% dei voti abbia il 51% dei seggi e dare la possibilità ai cittadini di scegliere i propri parlamentari è tutto salvo che un ‘golpe parafascista’, come dichiara il ministro Alfano. Gli consiglierei di usare espressioni di questo tipo meno a sproposito”.