Caso Camici, il governatore Attilio Fontana indagato anche per autoriciclaggio e false dichiarazioni

Due nuovi reati sono stati ipotizzati dalla Procura di Milano nei confronti di Attilio Fontana, già indagato per frode in pubbliche forniture nel cosiddetto “caso camici”. Il presidente della Regione Lombardia è indagato anche per autoriciclaggio e false dichiarazioni nella “voluntary disclosure” nella tranche dell’indagine relativa ai 5,3 milioni di euro depositati su un conto svizzero, sul quale è stata avviata una rogatoria.

Caso Camici, il governatore Attilio Fontana indagato anche per autoriciclaggio e false dichiarazioni. Avviata rogatoria in Svizzera

La Procura di Milano, con la rogatoria in Svizzera, racconta l’agenzia Ansa, intende far luce sull’origine dei 5,3 milioni scudati nel 2015 dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, già indagato per frode in pubbliche forniture sul caso ‘camici’, e nei cui confronti, nella nuova tranche di indagine, sono stati ipotizzati i reati di autoriciclaggio e false dichiarazioni in relazione alla voluntary disclosure. 

Caso Camici, il governatore Attilio Fontana indagato anche per autoriciclaggio e false dichiarazioni. Le parole dei legali di Fontana

“Il comunicato della Procura della Repubblica dà conto della volontà del presidente Fontana di non lasciare ombra alcuna in ordine alla procedura della Voluntary, su cui i magistrati intendono fare chiarezza definitiva”. Così i legali del governatore lombardo Attilio Fontana, gli avvocati Jacopo Pensa e Federico Papa, si esprimono in relazione alla nota della Procura milanese, che oggi ha avviato una rogatoria in Svizzera.
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