Caso Cosentino, il radicale Maurizio Turco vota no all’arresto

Pubblicato il 10 Gennaio 2012 - 14:08 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il radicale Maurizio Turco, componente della giunta per le autorizzazioni della Camera, votera' contro la richiesta di arresto per Nicola Cosentino.

''Ritengo che la richiesta di esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti del collega sia infondata e frutto di un obiettivo fumus persecutionis'', dice Turco.

L'esponente radicale, nella sua dichiarazione di voto in giunta , spiega cosi' il perche' della sua convinzione: ''Sino al 2005, cioe' sino a quando l'on. Cosentino non ha ricoperto un ruolo politico di livello nazionale, le strade del clan dei Casalesi e dell'on. Cosentino non si sono mai, neppure per sbaglio, incrociate. Nessuna traccia nei procedimenti e nei saggi.

Oggi l'on. Cosentino viene accusato di condotte che non hanno, in se', alcun rilievo penale e delle quali l'on. Cosentino ha fornito ampia ed esaustiva spiegazione nelle memorie depositate presso questa commissione e che, se vorra', mi incarichero' di rendere pubbliche''.

''Gli inquirenti prima ed il GIP poi – aggiunge – vestono queste condotte di rilevanza penale in relazione alla circostanza per la quale l'on. Cosentino sarebbe addirittura il referente politico nazionale del Clan dei Casalesi; affermazione questa che pero' appare essere del tutto apodittica e slegata da qualsiasi accertamento concreto di un qualsivoglia fatto specifico.

Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia che svolgono chiamate di correo nei confronti del collega, senza peraltro attribuirgli mai fatti concreti specifici, oltre a non essere supportate da alcun riscontro obiettivo ed individualizzante – per quanto emerge dalla stessa lettura dell'ordinanza di custodia cautelare – appaiono essere in diversi punti platealmente smentite da dati storicamente accertati di segno assolutamente diverso''.