Caso Ruby, Zanda: “Berlusconi ha violato le norme anti-riciclaggio? Tremonti intervenga”

Pubblicato il 3 Febbraio 2011 - 14:30 OLTRE 6 MESI FA

Luigi Zanda

ROMA – Il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda ha presentato un’interrogazione urgente al Ministro Tremonti: “I pagamenti cash erogati da Berlusconi alle numerose donne che hanno animato le sue feste violano le norme anti – riciclaggio?”. Lo chiede il vicepresidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, in un’interrogazione urgente rivolta al ministro dell’economia e delle finanze Giulio Tremonti.

Si legge nell’interrogazione: “Dagli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Milano alla Camera dei deputati in merito alla richiesta di autorizzazione a procedere a perquisizioni domiciliari a carico di Berlusconi risulta che il Presidente del Consiglio ha “in più occasioni erogato – direttamente o per il tramite di suoi collaboratori – ingenti somme di denaro, anche cash, a diverse persone coinvolte nell’inchiesta giudiziaria. A prescindere dall’effettiva natura di questi pagamenti, ancora oggetto di accertamento nell’ambito del procedimento penale per i reati di prostituzione minorile e concussione, è evidente che essi siano avvenuti in violazione delle norme anti-riciclaggio, inasprite dallo stesso governo Berlusconi” e che vietano il trasferimento “di denaro contante” effettuato “a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore oggetto del trasferimento è complessivamente pari o superiore a 5.000 euro”.

Zanda chiede quindi al Ministro Tremonti di intervenire poiché, “la frequenza, la mancata giustificazione formale e l’entità dei pagamenti accertati, anche quelli avvenuti per bonifico bancario”, impongono le verifiche previste dalla normativa antiriciclaggio. Il vicepresidente dei senatori del Pd chiede inoltre al Ministro di “accertare l’origine, la natura e il percorso dei flussi di denaro oggetto dei pagamenti illeciti, al fine di escludere la provenienza da attività criminose o l’accantonamento e l’utilizzo quali ‘fondi neri’ per il finanziamento di attività riconducibili agli interessi patrimoniali del Presidente del Consiglio, direttamente o per il tramite di persone o società ad esso legate”.