Catechismo: combattere l’invasore si deve. Meloni lo sa, Salvini e Conte no

Catechismo: "difesa del ben comune esige che si ponga l'ingiusto aggressore in stato di non nuocere". Papa: "Violenta aggressione contro l'Ucraina". Dunque non c'è divieto cristiano a combattere per libertà e democrazia.

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 24 Marzo 2022 - 10:07 OLTRE 6 MESI FA
Catechismo: combattere l'invasore si deve. Meloni lo sa, Salvini e Conte no

Catechismo: combattere l’invasore si deve. Meloni lo sa, Salvini e Conte no FOTO ANSA

Catechismo, passo 2265: “La difesa del bene comune esige che si ponga l’ingiusto aggressore in stato di non nuocere”. A meno che non si ritenga la Russia di Putin non sia “ingiusto aggressore”, a meno che non si pensi l’invasione armata sia giustificata e doverosa, il catechismo usa la parole, il termine, il chiarissimo concetto di “esige”. Obbligo dunque, dovere dunque. Dovere di porre l’ingiusto aggressore in condizione di non nuocere. Il Papa della Chiesa Cattolica ha detto testualmente: “Violenta aggressione contro l’Ucraina“.

C’è quindi l’ingiusta aggressione contro l’Ucraina nelle parole del Papa, c’è nel catechismo e nella morale cristiana il dovere della difesa “ponendo l’aggressore in condizione di non nuocere”. Quel che non c’è è il diritto, la pretesa, l’alibi del dirsi cristiani se mai e per nulla si vuole combattere. Non c’è dottrina o magistero o etica cristiana che prescrivano o comandino di arrendersi a chi invade in armi il tuo paese e bombarda le tue città e la tua gente. Non c’è dottrina o magistero o etica cristiani che comandino o prescrivano di non combattere mai contro nulla e nessuno.

Meloni, se tocca a lei indicare cosa e dove è libertà

Giorgia Meloni è una leader politica. Di una politica che fa gran uso di populismo tanto improbabile quanto devastante: i blocchi navali anti migranti, l’Italia vittima della Ue, il Green Pass inutile e vessatorio…Giorgia Meloni guida Fratelli d’Italia che è all’opposizione e in Italia chi sta all’opposizione ritiene di avere la licenza e pure il dovere di schierarsi contro il governo sempre e comunque. Se un governo di fantasia garantisse agli italiani 100 anni di vita per tutti e tutti in salute, in Italia l’opposizione direbbe: scandalo, sono troppi e non c’è neanche una malattia, intollerabile esclusione! Ma stavolta no, stavolta va dato atto a Giorgia Meloni dell’aver escluso dai suoi pensieri e azioni la sceneggiata classica dell’opposizione.

Giorgia Meloni ha appoggiato la scelta del governo di fornire aiuto militari all’Ucraina invasa dalla Russia di Putin. Giorgia Meloni ha individuato con chiarezza e senza “complessità” dove e cosa è oggi libertà e democrazia. E come entrambe si difendono, anche inviando armi. E se tocca a Giorgia Meloni indicare a Salvini e a Conte cosa e dove sia e quanto valga la libertà, se tocca a Giorgia Meloni una postura di responsabilità e consapevolezza, quale il vero spessore, il vero calibro di leader come Salvini o Conte quando si tratta di individuare e difendere, se del caso combattere, per democrazia e libertà?