Centrodestra avanza, Salvini a Berlusconi: facciamo il maggioritario (ma a traino leghista…)

Centrodestra avanza, Salvini a Berlusconi: facciamo il maggioritario (ma a traino leghista...)
Centrodestra avanza, Salvini a Berlusconi: facciamo il maggioritario (ma a traino leghista…)

ROMA – Centrodestra avanza, Salvini a Berlusconi: facciamo il maggioritario (ma a trazione leghista). “Faremo di tutto per una coalizione più compatta possibile”, ha dichiarato il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, dopo il voto delle comunali. Per questo fa un appello a Silvio Berlusconi perché il “maggioritario aiuta la coalizione”.

Il centrodestra unito funziona. E la dimostrazione più evidente tra tutti i Comuni chiamati alle urne è il risultato di Genova, storica roccaforte di sinistra, dove Marco Bucci, sostenuto da tutti i pezzi del vecchio Pdl con la Lega Nord è in vantaggio. Un risultato che ridà fiato a quanti da tempo insistono sulla necessità che il centrodestra si presenti unito alle prossime elezioni politiche.

Unito in una coalizione larga, il contrario di quanto accadrebbe con una legge elettorale di tipo proporzionale, un sistema che induce invece i partiti a correre da soli. Il proporzionale era per questo il sistema preferito da Silvio Berlusconi per non dover sottostare alle condizioni imposte dal partito egemone nella coalizione. Leggi Matteo Salvini.

Nonostante si tratti del primo turno delle elezioni amministrative a ritagliarsi il ruolo di leader indiscusso è sicuramente lui. Le parole del segretario del Carroccio suonano oggi come un avvertimento per Arcore: “Va bene il centrodestra unito ma a traino leghista”. E’ infatti alle percentuali dei singoli partiti che il leader dei lumbard guarda con interesse, soprattutto perché, se i dati venissero confermati, la Lega nel capoluogo ligure sarebbe di gran lunga il partito in testa alla coalizione doppiando le percentuali assegnate agli azzurri.

Un ostacolo per le ambizioni residue dell’ex dominus del centrodestra. Perché, necessariamente, “il partito leader di una coalizione tende ad avere una forza di attrazione e un potere contrattuale molto più forte di quello dei suoi alleati”, segnala Barbara Fiammeri sul Sole 24 Ore. A dispetto delle riserve berlusconiane e gli ultimatum di Salvini, il presidente della Liguria, il forzista Giovanni Toti, resta convinto, uno dei pochi dentro Forza Italia, della inevitabilità e convenienza di un’intesa con Lega e Fratelli d’Italia. E di conseguenza per un modello elettorale maggioritario.

 

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