Cgil, la Camusso attacca: “Licenziamo il governo”

Pubblicato il 28 Ottobre 2011 - 11:53 OLTRE 6 MESI FA

Susanna Camusso (Foto LaPresse)

ROMA – “Questo governo proprio non va, la prospettiva di questo Paese si potrà riaprire solo quando riusciremo a fare l’unico licenziamento ammissibile: quello di questo governo”. Così il leader Cgil Susanna Camusso prima dell’inizio della manifestazione dei pensionati attacca il premier il giorno dopo la lettera alla Ue che prevede una maggiore facilità di licenziamento.

“Il governo sappia che un sindacato contrasterà sempre i licenziamenti. Su questo punto non incontrerà mai il giudizio positivo delle organizzazioni sindacali. Un sindacato lavora per l’occupazione, non per l’opposto” insiste il leader della Cgil. Che, però, prende tempo sulla possibilità di uno sciopero con Cisl e Uil: “Dateci il tempo di discutere. Ci stiamo parlando. Valuteremo tutte le possibilità che ci sono”.

Per questo Il segretario generale della Uil Luigi Angeletti annuncia un incontro con la Camusso nei prossimi giorni. Un faccia a faccia che potrebbe far avvicinare Cgil da una parte e Cisl e Uil dall’altra. “La questione è sempre la stessa, le divisioni sono iniziate nel 2009 con la riforma dei contratti e proseguite con la Fiat – ricorda Angeletti- ieri ci siamo sentiti e vedremo nei prossimi giorni se avremo una convergenza. L’unità serve a risolvere i problemi. Ci siamo scambiati opinioni e ci siamo detti che ci vedremo appunto nei prossimi giorni”.

E si fa sentire anche al Cisl. “Non sono d’accordo. Il segnale è sbagliato – dice il segretario Raffaele Bonanni – Riorganizziamo il mercato del lavoro per renderlo più fluido e vediamo come incentivare le assunzioni dei giovani. La questione dei licenziamenti crea solo casino. Cosi’ si sfascia la coesione sociale: finora ha retto benissimo, non si capisce perchè venga messa in discussione”. Mentre la Camusso insiste: “Non ho mai trovato un Paese in cui per crescere bisogna licenziare. Si gioca sulla pura propaganda. Il governo deve dirci se ha intenzione di ridurre gli ammortizzatori sociali come noi sospettiamo che abbia intenzione di fare”.