Chi è Franco Fiorito? Che è successo alla Regione Lazio? Cronologia dei fatti dal 1971 al 2012

di Antonio Sansonetti
Pubblicato il 21 Settembre 2012 - 15:19| Aggiornato il 24 Gennaio 2013 OLTRE 6 MESI FA
Franco Fiorito ospite a ”Porta a Porta” (LaPresse)

13 luglio 1971: Franco Fiorito nasce ad Anagni (Frosinone). Il padre è impiegato della Winchester. Bimbo precoce, racconta la madre:  “A tre anni leggeva già Topolino”. Si diploma al liceo classico Dante Aligheri, ma non prosegue negli studi. Inizia invece la militanza nel Movimento sociale italiano. Attacca i manifesti di Biagio Cacciola, che lo ricorda così, interpellato da Francesco Merlo di Repubblica: “Non ce lo vedo come ladro, semmai come lussurioso satrapo”. Satrapo o no, in paese è conosciuto col soprannome de “Er Turco”, date le sue fattezze da sultano e la sua mole (180 kg distribuiti su 1,91 cm d’altezza). Ad Anagni non molti lo conoscono come “Er Batman“, stando a una ritratto che ne fa Nino Cirillo sul Messaggero. “Batman” perché leggenda narra che una volta sia caduto da una Harley Davidson. Ferma. L’impatto col suolo metabolizzato con un bestemmione liberatore. Ma c’è ancora un altro soprannome, l’unico che piace a Fiorito: “Er Federale”, in ossequio ai valori della Costituzione.

13 maggio 2001: Con 7.757 voti, il 54,34%, Franco Fiorito viene eletto sindaco di Anagni. La sua coalizione (An, Ccd, Forza Italia, Cdu, tre liste civiche) ne prende 6.582. La coalizione del suo rivale Alberto Cocchi ne prende 6.664, ma è decisivo il “peso” del candidato. Mentre Fiorito prende quasi 1.200 voti in più dei partiti che lo sostengono, Cocchi ne prende quasi 500 in meno. Da sindaco di Anagni fa mettere due targhe commemorative in consiglio comunale: una della marcia su Roma, un’altra di Benito Mussolini. Un’altra iniziativa eclatante la prende quando si incatena davanti all’ospedale di Anagni, come protesta contro il taglio di un reparto dello stesso ospedale.

12 giugno 2004: Fiorito viene eletto consigliere alla provincia di Frosinone, con 3.951 preferenze, in lista con Alleanza Nazionale

3 aprile 2005: Con 17.296 preferenze, è il più votato in Alleanza nazionale nella circoscrizione di Frosinone e fa il suo esordio in consiglio regionale. Viene nominato vice presidente della Commissione Ambiente e cooperazione tra i popoli; è membro della Commissione Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione e della Commissione Sanità. Nel 2007 Fiorito detiene un primato, quello dell’assenteismo, secondo quanto scrive Anna Maria Liguori su Repubblica il 10 gennaio 2008:

Trenta consiglieri regionali su 71 hanno totalizzato il 100 per cento delle presenze in aula, con le firme sul “registro” della Pisana. è quanto emerge dai dati presentati sull’ attività del 2007 del consiglio regionale. A firmare per il minor numero di volte, 21 sedute sulle 33 totali, il consigliere di An Franco Fiorito. 

Franco Fiorito (LaPresse)

28 marzo 2010: alle elezioni regionali Franco Fiorito ottiene la riconferma a consigliere è risulta il più votato della circoscrizione di Frosinone, con 26.217. Dietro di lui un altro protagonista delle cronache di questi giorni: Mario Abbruzzese da Cassino, con 22.553 preferenze, che sarà nominato presidente del Consiglio Regionale. Più voti di Fiorito, in assoluto, li prende solo Claudio Fazzone da Fondi, 28.817 preferenze. Alle regionali, nella circoscrizione di Viterbo, viene eletto anche il grande avversario di Fiorito, Francesco Battistoni, nato a Montefiascone il 23 febbraio 1967. Con la benedizione di Antonio Tajani, incassa 9.149 voti.

26 aprile 2012: Renata Polverini rende noti i nomi della sua giunta. Molti si aspettano che a Fiorito vada l’assessorato all’agricoltura. Invece la nomina va, guarda un po’, all’ex Forza Italia Francesco Battistoni (che subito, a giugno, dovrà cedere il passo ad Angela Birindelli, viterbese e rivale a sua volta di Battistoni). Fiorito deve accontentarsi della nomina a capogruppo del Pdl al consiglio regionale (carica che nel partito ingloba anche quella di tesoriere) e di quella a presidente della Commissione bilancio.

28 aprile 2012: protesta con il lutto al braccio davanti alla sede del consiglio regionale, in via della Pisana, da parte di una delegazione del Pdl di Frosinone. Minacciano le dimissioni perché la provincia ciociara è rimasta l’unica senza una rappresentanza in giunta, senza un assessore. Doveva essere Fiorito, che dichiara: “Aspetto spiegazioni, non avere un posto in giunta è un danno enorme per il territorio. Per quanto mi riguarda il partito mi ha chiesto di fare il capogruppo e lo farò. Ma un chiarimento è necessario”. Il chiarimento avverrà qualche giorno più tardi, in un incontro fra Fiorito e la governatrice. I frusinati avranno una presidenza di commissione (Fiorito al Bilancio) e un “assessorato leggero”, ovvero una delega.

Franco Fiorito (LaPresse)

19 marzo 2011: Renata Polverini è nell’occhio del ciclone per via della casa popolare a San Saba (quartiere Aventino), un immobile dell’Ater in cui la Polverini avrebbe dimorato senza averne titolo, dato che non era persona con problemi di reddito. Ma Fiorito la difende: “Attacchi strumentali e pretestuosi”.

19 marzo 2012: Il Pdl decide di rinviare a dopo le elezioni del 6 e 7 maggio i congressi del partito nel Lazio, previsti per metà aprile. Motivo i litigi furiosi interni al Popolo delle Libertà, con Fiorito in prima fila fra i litiganti.

18 luglio 2012: Lettera di Fiorito alla Polverini:

“Sollecitato da alcuni zelanti colleghi ho proceduto ad una serie di controlli sui documenti giustificativi delle spese effettuate. Trovando una situazione assolutamente insostenibile con assenze totali di documentazioni in alcuni casi e con giustificazioni diciamo così “da approfondire” eccessivamente generiche e prive di riscontri effettivi. Ovviamente scrivo sperando nella buona fede di ciascuno e nella immediata capacità di ognuno di fornire risposte rapide ed efficaci”. E le comunicazioni personali: “Ho già inviato una serie di missive per i casi più evidenti, per le quali attendo risposta immediata comunicando sin da ora che non potranno essere tollerati equivoci di alcun genere e che ove necessario agirò a mia e nostra tutela”. 

24 luglio 2012: Franco Fiorito viene destituito (con 9 voti su 17 consiglieri) da capogruppo del Pdl, al suo posto va il suo rivale Francesco Battistoni. Che trova subito qualcosa che non quadra nei conti del partito e incarica due revisori di controllare le carte della gestione Fiorito.

Franco Fiorito (LaPresse)

25 luglio 2012: Fiorito apre due conti correnti intestati al Pdl in due filiali del Monte dei Paschi: una in via della Pisana, sede del consiglio regionale, dove immette 60 mila euro; una in via del Corso, dove il conto rimane vuoto.

27 luglio 2012: Bufera nel Pdl, ex An contro ex Forza Italia. Mauro Favale su Repubblica:

Divise, stavolta, anche sulla gestione economica delle casse del gruppo in Regione, finanziate ogni anno con circa 2 milioni di euro a disposizione del capogruppo che poi li distribuisce ai vari consiglieri a seconda delle necessità. Tra i detrattori di Fiorito c’ è chi parla complessivamente di una «gestione autoritaria» del gruppo e chi si lancia in vere e proprie accuse. «Illazioni», risponde l’ ex capogruppoa tarda sera, in attesa di un nuovo round con i coordinatori del Pdl regionale, Vincenzo Piso e Alfredo Pallone, chiamati alla Pisana in qualità di garanti. «Credevo fossimo un partito unito, e invece oggi ho sentito che mi vengono attribuite spese ingiustificate con i soldi del gruppo. Mi hanno chiesto se avessi comprato auto, barche. Sono cose inventate, una barbarie. Sono frastornato». Ieri, per tutto il pomeriggio, si sono rincorse voci incontrollate di una visita della guardia di finanza alla Pisana per una verifica sui conti del gruppo del Pdl. Voci che non hanno trovato conferma, ma che hanno reso il clima ancora più nervoso. Fiorito, che tre giorni fa, dopo la sua sostituzione, aveva minacciato di rivolgersi alla magistratura, ora assicura di non averlo fatto: «Ho pronto con me un ricorso contro quella che definisco una sostituzione illegittima. Convochino una vera assemblea del gruppo e ratifichino un cambio che fatto così non è valido».

7 settembre 2012: Renata Polverini scrive a Mario Abbruzzese… [to be continued]