Mario Mauro, chi è il ministro della Difesa? / Scheda

Pubblicato il 28 Aprile 2013 - 15:46| Aggiornato il 21 Febbraio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Chi è Mario Mauro, nuovo ministro della Difesa?

Laureato in filosofia all’università cattolica del Sacro Cuore, ciellino, Mario Mauro approda al ministero della Difesa dopo una carriera politica in Europa, dove è stato vice presidente del Parlamento europeo per 5 anni, tutta nel centrodestra.

Sposato e padre di due figli, 52 anni, in via XX settembre Mauro dovrà subito affrontare dossier spinosi: su tutti la vicenda dei due marò ma anche la realizzazione del Muos a Niscemi e l’acquisto degli F35. Proprio sui marò si consumò la frattura con l’ex ministro degli Esteri Giulio Terzi, che si dimise in aula senza averlo comunicato al governo. “Non c’è patriottismo in questa decisione né alcun interesse a tutelare i due militari”.

La prima carica politica risale al 1999, quando viene eletto con Forza Italia al parlamento europeo. In quegli anni è stato vice presidente della commissione Cultura, facendosi promotore tra l’altro del programma Erasmus Mundus e, in qualità di vicepresidente dell’assemblea Ue, della battaglia per la difesa dei diritti umani nel mondo.

Eletto per la seconda volta nel 2004, ricopre il ruolo di vicepresidente del Parlamento, conducendo campagne su temi quali le adozioni internazionali, la libertà religiosa, la libertà di stampa, il genocidio del Darfur. Il terzo mandato in Europa lo vede candidato dal Pdl alla presidenza del Parlamento, dove non fu eletto, e successivamente nominato capo delegazione del Popolo della Libertà.

Mauro è stato anche rappresentante della presidenza dell’Osce contro razzismo, xenofobia e discriminazione. Lasciato il Pdl nel gennaio 2013, Mauro si candida con Scelta Civica di Mario Monti come capolista in Lombardia, criticando la decisione di Berlusconi di ricandidarsi e allearsi con la Lega. Eletto, viene nominato presidente del gruppo al Senato. ”Il risultato del voto e’ chiaro – disse, profetico, meno di 15 giorni fa – per mandare avanti l’Italia in un momento cosi’ difficile occorre che il Pd e Pdl si guardino negli occhi, mettano da parte i pregiudizi e facciano qualcosa per l’interesse dell’Italia”.