Ferie d’agosto con polemica, Cicchitto: “Datecele o Monti cade”. Giarda tratta?

Pubblicato il 27 Giugno 2012 - 14:39 OLTRE 6 MESI FA

Fabrizio Cicchitto

ROMA – “Io ve lo dico: se ci volete far stare qui fino al 12-13 di agosto, sono problemi vostri… A quel punto ve la dovrete trovare voi una maggioranza: in bocca al lupo!”. Con queste parole, martedì pomeriggio a Montecitorio, il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto si è rivolto al ministro dei Rapporti con il Parlamento Piero Giarda. Far cadere Monti a causa delle ferie d’agosto? Sembra un’ipotesi che rasenta l’assurdo ma fino a un certo punto. Tant’è che proprio il ministro Giarda ha fatto intendere, come riporta Repubblica, di voler trattare per trovare un compromesso e mantenere quindi viva la maggioranza.

Ad ogni modo per Cicchitto le ferie sono sacre, inviolabili. Tanto basta per minacciare di far cadere il governo e di sbaraccare la maggioranza per andare al mare. E allora come un uragano ecco che sul capogruppo del Pdl si è abbattuto il mondo del Web. La sua frase è già stata soprannominata “la perla di Cicchitto”.

Del resto in rete queste dichiarazioni non passano mai inosservate. L’importanza di far fronte alla crisi economica, la continua richiesta di sacrifici, il senso di responsabilità per la tenuta del Paese, diventa l’argomento per lanciare l’ennesima critica a “una casta che non fa altro che pensare ai propri interessi”.

In principio, l’incredulità: “Ma come, Cicchitto vuole fare le ferie ad agosto altrimenti il governo salta. Ma in che Paese siamo?”. Poi la rabbia: “Migliaia di persone che vivono in mezzo alle macerie, il lavoro che manca, la crisi economica che ormai non fa dormire più nessuno. Poi la sanità, la scuola, le pensioni. E questi pensano alle loro ferie”.

Non manca chi sottolinea: “Il punto odioso è un altro: Cicchitto e compagnia bella, le vacanze, le fanno con i nostri soldi. Il loro stipendio lo paghiamo noi attraverso le tasse”. C’è chi prova a dare consigli al sottosegretario Polillo: “A proposito di spending review, ma non è che potete tagliare Cicchitto?”. Poi l’ironia, amara: “Però, forse ha ragione: lavorano tutto l’anno, sono alla Camera che difendono i nostri interessi, non smettano mai di impegnarsi per noi. Qualche giorno di mare spetta anche a loro. Sono sconcertato…”. Poi: “In effetti deve riposarsi per le stupidaggini che spara ogni giorno”.

Poi, mercoledì sera, la tardiva e parziale smentita. “Lavoreremo a luglio, agosto e settembre – ha detto Cicchitto – Le mie erano solo battute ma si vede che le questioni meno serie hanno più rilievo di quelle serie”.