Monti morirà di ferie? Cicchitto: “Noi ad agosto non ci siamo”

Pubblicato il 27 Giugno 2012 - 08:44 OLTRE 6 MESI FA

Fabrizio Cicchitto (Lapresse)

ROMA – “Io ve lo dico: se ci volete far stare qui fino al 12-13 di agosto, sono problemi vostri… io ci starò, perchè tanto ho le vacanze a due ore da qui, ma non ci sarà nessun altro. A quel punto ve la dovrete trovare voi una maggioranza: in bocca al lupo…”. Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, avverte il governo di non giocare con le ferie dei parlamentari. Vale la regola “santa” del “toccatemi tutto ma non le ferie”, anche se visti i compensi e i vitalizi dei nostri parlamentari è facile pensare che nessuno tocchi nulla a nessuno.

Ad ogni modo per Cicchitto le ferie sono sacre, inviolabili. Tanto basta per minacciare di far cadere il governo e di sbaraccare la maggioranza per andare al mare.

Lasciando l’aula di Montecitorio dopo l’intervento di Mario Monti e prima del voto di fiducia, Cicchitto incrocia il ministro per i Rapporti col Parlamento Piero Giarda, intento a discutere il calendario dei lavori col vicepresidente dei deputati pidiellini Simone Baldelli. Cicchitto li interrompe e intima al ministro di non chiedere ai deputati un forcing lavorativo fino alla vigilia di Ferragosto. Giarda resta a bocca aperta e con un filo di voce riesce appena a ribattere: “Sto proprio parlando con lui – dice indicando Baldelli – del calendario…”.

Una richiesta, quella di Cicchitto, decisamente in contrasto con la proposta del sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo, il quale ha proposto di aumentare il tempo di lavoro per far ripartire la produttività. ”Nel brevissimo periodo, per aumentare la produttività del Paese – ha spiegato – lo choc può avvenire dall’aumento dell’input di lavoro, senza variazioni di costo. Lavoriamo mediamente 9 mesi l’anno e credo che ormai questo tempo sia troppo breve”.