Fabrizio Cicchitto: “Sgarbi? Un Grillo lillipuziano”

Pubblicato il 25 Giugno 2012 - 18:21 OLTRE 6 MESI FA

Fabrizio Cicchitto (Lapresse)

ROMA – Un Beppe Grillo lillipuziano. Fabrizio Cicchitto liquida rapidamente il peso politico (per ora eventuale) di Vittorio Sgarbi come leader di una delle future liste civiche a sostegno del Pdl. Berlusconi avrebbe pensato a Sgarbi per una lista, esattamente come avrebbe fatto i nomi di Michela Brambilla, Michaela Biancofiore, Daniela Santanchè.

Ma il nome di Sgarbi poca garba a Cicchitto che infatti ha dedicato al critico il soprannome di “Grillo lillipuziano”. Ecco lo stralcio intero della dichiarazione di Cicchitto: “Con Grillo finora non abbiamo polemizzato perché è chiaro che con quella bocca e quel mestiere evidentemente può dire ciò che vuole. Nel suo piccolo – ecco l’affondo di Cicchitto -, analogo ragionamento vale anche per un Grillo lillipuziano quale è Vittorio Sgarbi. Ma se Grillo esce dal seminato delle sue dichiarazioni standard e si mette addirittura a parlare a ruota libera in modo distorto di Israele, di Medio Oriente, di terrorismo e cosi via, allora non può permettersi di cambiare le carte in tavola e confondere l’unica grande democrazia che c’e’ nel Medio Oriente, appunto lo Stato di Israele, con alcune grandi dittature”.

Ma di cosa aveva parlato Grillo per suscitare l’ansia e il disappunto di Cichitto? In effetti il leader del Movimento 5 stelle ha risposto alle domande di un giornalista israeliano di Yediot Ahronot. Il contenuto lo riassume Libero: Bin Laden è stato male interpretato perché i suoi discorsi venivano tradotti in maniera ambigua dall’intellighezia “sionista” (glielo ha detto il suocero israeliano). E ancora, secondo Beppe, la condizione della donna in Iran è ottima (“è al centro della famiglia) e Ahmadinejad “in verità non vuole spazzare via Israele”.