Roma. La consigliera pd Cirinnà attacca Veltroni: “E basta con questa società civile…”

Pubblicato il 24 Settembre 2010 - 08:59 OLTRE 6 MESI FA

Walter Veltroni

Il consigliere comunale del Pd Monica Cirinnà scrive a Walter Veltroni: è una lettera aperta, un atto d’accusa. ”Sono stanca di sentir parlare di ”società civile”.

”Ci sono centinaia di giovani e bravi amministratori locali che non riescono a crescere né nel partito né nelle istituzioni. Questo accade per due ragioni: la prima è perché tutti i dirigenti, te compreso, sono inamovibili ; la seconda perché che c’è sempre qualcuno della ”società civile” che scegliete e piazzate, per poi ricavarne un nulla di fatto come ad esempio Massimo Calearo, l’imprenditore veneto eletto nelle nostre liste e in procinto di passare con Berlusconi”, scrive la Cirinnà ambientalista e animalista, nonché compagna di Esterino Montino, capogruppo Pd alla Regione Lazio. Nella giunta Veltroni è stata Vicepresidente del Consiglio, con delega di responsabile Ufficio Diritti per gli animali. In questo ruolo riuscì a far sì che nel mega acquario costruito all’Eur ci fossero pesci virtuali e non veri.

”Dopo sette anni da Sindaco, hai lasciato Roma e i romani alla destra, nel ridicolo tentativo di riconsegnarla a Rutelli, candidatura sbagliata, frutto della solita logica dei ben noti veti incrociati (tu non volevi Zingaretti e l’area Margherita non voleva Gasbarra), volti ad ostacolare ogni possibile rinnovamento”, aggiunge. Ed ancora scrive: ”Dopo aver perso le elezioni politiche sei rimasto saldamente al tuo posto, pur avendo detto che avresti chiuso con la politica per dedicarti alla scrittura e all’Africa. E poi, di fronte alla durezza delle grandi responsabilità politiche, ancora una volta hai deciso di sbattere la porta e andartene”.

Proprio tu padre del ”buonismo” in politica non hai affatto porto l’altra guancia ma hai preso a Bersani i calci negli stinchi”.”Invochi il modello “più discussione più unità” peccato che predichi bene e razzoli male perché non sei stato ne dialogante ne unitario da Sindaco e tantomeno da segretario. Rifletti su questo per una volta senza superiorita’ e tatticismi. Perché – conclude citando lo slogan di Bersani- la pazienza è finita!”.