Codice della strada, ok del Senato: no ai superalcolici in autogrill, test antidroga per la patente: ecco tutte le novità

Pubblicato il 6 Maggio 2010 - 11:33 OLTRE 6 MESI FA

Via libera dal Senato al disegno di legge che riforma il Codice della strada. Il provvedimento è stato approvato con 138 voti favorevoli, 3 contrari e 122 astenuti. A favore hanno votato Pdl e Lega. Si sono astenuti i senatori del Pd, dell’Italia dei Valori, del Gruppo Misto e delle Autonomie.

Ora il testo passa alla Camera per la terza lettura. Tante le novità introdotte. Dalle sanzioni che verranno introdotte in futuro si potranno ricavare fondi (anche decine di milioni di euro) che serviranno, ha spiegato il presidente della commissione Lavori pubblici di Palazzo Madama, Luigi Grillo (Pdl), “per migliorare la sicurezza stradale, aumentare gli organici delle forze dell’ordine e finanziare programmi di educazione stradale”.

Sospensione della patente. Chi si è visto sospendere la patente non potrà comunque guidare né la minicar né un motorino. E sono previste multe salate per chi le trucca: per il proprietario fino a 594 euro, per il meccanico che esegue il lavoro fino a 1.556. Per tutti coloro che vogliono prendere la patente è deciso un test antidroga che sarà obbligatorio anche per il rinnovo per chi guida mezzi pubblici, taxi e camion. Inasprite le pene per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe e provoca la morte di una o più persone: fino a 15 anni di carcere.

Proventi delle multe ripartiti. Nel provvedimento resta la norma che stabilisce la ripartizione delle multe: il 50 per cento del ricavato vai ai proprietari delle strade e il 50 per cento alle amministrazioni comunali oppure provinciali di riferimento. Saltato, invece, l’emendamento che introduceva uno “sconto” a chi avrebbe pagato una multa in tempi rapidi (sarebbe dovuto essere dieci giorni). Grillo ha spiegato che, nonostante il parere favorevole del ministero dell’Interno e della commissione, il ministero dell’Economia ha fatto notare che ci sarebbe stata una eccessiva riduzione di entrate e quindi si e’ opposto alla modifica. Sarà possibile invece pagare le multe a rate ma soltanto per chi ha un reddito inferiore a 15 mila euro.

Limiti di velocità. Ritirato l’emendamento che avrebbe modificato i limiti di velocità, cosi’ come quello tanto contestato sul diverso trattamento per gli autisti delle auto blu. Non avranno sconti su un eventuale ritiro della patente, visto che la proposta di modifica e’ stata trasformata in un ordine del giorno che impegna il governo a occuparsi della questione. Pero’, ha chiarito Grillo, “non era una legge a favore della casta, era per equiparare il trattamento di chi guida auto istituzionali ai tassisti”.

Novita’ per la norma che assegna al prefetto la facolta’ di concedere, a chi viene ritirata la patente, un tempo di tre ore al giorno per recarsi sul posto di lavoro – se ovviamente la persona in questione non ha altri mezzi per farlo – o per accompagnare familiari in ospedale. Pero’, in caso di concessione di questa “finestra”, il prefetto potra’ decidere di aumentare il periodo di sospensione della patente: da un mese e mezzo senza le tre ore al giorno, a un mese e mezzo oppure due mesi con la possibilita’ di usare temporaneamente il veicolo.

Divieti negli autogrill. Recuperato l’emendamento che vieta la vendita di superacolici negli autogrill e lungo le autostrade dalle 22 alle 6. I ristoranti ed i locali pubblici dovranno dotarsi di etilometro che i clienti potranno usare prima di mettersi alla guida. Eliminata la norma che introduceva il casco per i ciclisti, e’ rimasto solo l’obbligo per i minori di 14 anni. Italia dei valori ha ritirato l’emendamento relativo al divieto di fumo alla guida perché, ha sottolineato Grillo, “sarebbe stata troppo invasiva e avrebbe creato troppe incomprensioni, visto che avrebbe dovuto vietare, ad esempio, anche di mangiare un mandarino mentre si e’ al volante”.

Motocicli. Nulla di fatto anche per i seggiolini per i bambini dai 5 ai 12 anni che sono su un motociclo. La relativa norma sara’ frutto di un decreto interministeriale che definira’ precisamente come dovranno essere i seggiolini o le cinture. “Alcuni tecnici – ha spiegato ancora Grillo – ci hanno fatto notare che alle volte i motociclisti si salvano perche’ il mezzo va da una parte e loro no”.