Una commissione parlamentare d’inchiesta per il crack Rizzoli. Pd: “Inquietante”

Pubblicato il 27 Maggio 2010 - 15:06 OLTRE 6 MESI FA

Una commissione parlamentare d’inchiesta per fare luce sul crack del gruppo Corriere della Sera ai tempi dell’editore Angelo Rizzoli, arrestato nell’ambito dello scandalo P2, è stata sottoposta oggi all’esame della Commissione Cultura della Camera dal relatore, Giorgio Lainati (Pdl).

“Un’iniziativa grave sotto l’aspetto istituzionale, inquietante e temeraria sotto l’aspetto politico, bugiarda nella ricostruzione dei fatti – afferma Ricardo Franco Levi (Pd) – Se l’istituzione della Commissione fosse approvata, il Parlamento si troverebbe nella condizione di interferire nelle attività della magistratura. I fatti di cui si tratta sono gli stessi che stanno alla base di una causa avviata da Angelo Rizzoli per ottenere riparazione dalla ‘spoliazione’ di cui lui sarebbe stato allora oggetto”.

“Si tratta, poi, di un’iniziativa inquietante sotto l’aspetto politico – prosegue Franco Levi – perché essa, esplicitamente diretta a riscrivere, con un giudizio di parte, la vicenda. Si configura come una trasparente intimidazione nei confronti del maggiore quotidiano italiano e della sua proprietà. Sempre sotto il profilo politico, oltre che inquietante, si tratta di un’iniziativa temeraria. Hanno davvero interesse, questa maggioranza, questo governo, a riportare all’attenzione della pubblica opinione la livida stagione vissuta dall’Italia nel segno della loggia P2?”.