Commissioni, toto-nomi: Nitto Palma alla Giustizia, La Russa al Copasir…

Pubblicato il 6 Maggio 2013 - 23:26 OLTRE 6 MESI FA
Francesco Nitto Palma (foto Lapresse)

ROMA – Commissioni Camera e Senato, continua il toto-nomi per i presidenti: Francesco Nitto Palma potrebbe davvero diventare presidente della commissione Giustizia del Senato, facendo contento Berlusconi. Per quanto riguarda il Copasir (che spetta all’opposizione), Ignazio La Russa sembra adesso favorito su Vito Crimi del Movimento 5 Stelle.

Commissione Giustizia

Dino Martirano sul Corriere della Sera ha spiegato molto bene come si gioca la partita sulla Commissione Giustizia del Senato:

Tanta diffidenza nei confronti dell’ex magistrato Nitto Palma si spiega, forse, con i malumori che circolano tra gli ex magistrati eletti nel Pd a causa di una presunta scelta al ribasso operata dal gruppo dirigente del Pd. Fino a ieri risultava che anche la commissione Giustizia della Camera fosse persa per il partito: rinunciando alla “candidatura naturale” di Donatella Ferranti (ex magistrato, ed ex segretario generale del Csm), il partito di Bersani avrebbe infatti dato la sua disponibilità per non ostacolare l’assegnazione della presidenza della commissione Giustizia al partito di Monti. Il candidato di Scelta civica sarebbe l’avvocato bresciano Gregorio Gitti, ordinario di Diritto privato a Milano.

Copasir

Martirano spiega come mai la presidenza del Copasir alla fine potrebbe andare a La Russa, quando sembrava a un passo dal M5S:

Sul fronte dell’opposizione ci sono novità per la guida del Copasir. La presidenza del Comitato di controllo sui servizi segreti – rivendicato dal M5S per il capogruppo Vito Crimi – alla fine andrebbe a Ignazio La Russa (Fratelli d’Italia) grazie all’aiuto della Lega. Bobo Maroni, infatti, è tornato ad attaccare il M5S parlando di “neopoltronismo grillino” mentre Crimi ha replicato con toni duri: “Il Copasir è incompatibile con la Lega che è un partito secessionista”. E allora eccola la soluzione messa in cantiere da La Russa e da Maroni. Per il Copasir (10 componenti: 3 Pd, 1 Sc, 1 Pdl, 3 M5S, 1 Lega, 1 Sel), il Carroccio offre il suo posto a Fratelli d’Italia che poi schiera l’ex ministro della Difesa come candidato alla presidenza non sgradito alla maggioranza

Le altre Commissioni

Martirano spiega la “spartizione” delle presidenze tra Pd e Pdl

Invece, sul fronte delle Telecomunicazioni, il Pd avrebbe ottenuto il ritiro della candidatura del senatore Paolo Romani (Pdl) alla guida della commissione Infrastrutture perché il suo profilo è ritenuto troppo vicino agli interessi delle aziende di Silvio Berlusconi.

Più semplice, poi, l’incastro delle commissioni Bilancio: al Senato passerebbe Antonio Azzollini (Pdl), alla Camera Francesco Boccia (Pd).

Agli Esteri si sono prenotati il deputato Fabrizio Cicchitto (Pdl) e il senatore Pier Ferdinando Casini. Alla prima Affari Costituzionali, ci sono Anna Finocchiaro del Pd al Senato (forse con Donato Bruno del Pdl come vice) mentre alla Camera sono in corsa i pugliesi del Pdl Raffaele Fitto e Francesco Sisto ma anche il piemontese Enrico Costa.

Angela Mauro su Huffington Post parla delle altre Commissioni

Alla commissione Lavoro della Camera ci andrà il Democratico, Cesare Damiano, ex ministro. Il suo omologo al Senato sarà l’altro ex ministro del Pdl, Maurizio Sacconi.

Il Democratico Giuseppe Fioroni sembra avviato verso la presidenza della commissione Difesa di Montecitorio

Al Piddino Ermete Realacci dovrebbe andare la presidenza della commissione Ambiente della Camera, mentre Rosy Bindi sembrerebbe proiettata verso la commissione antimafia.