Comunali Milano, Fli: “Non stiamo nè con la Moratti nè con Pisapia”

Pubblicato il 20 Maggio 2011 - 18:40 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – “Libertà di voto sul territorio ma a Milano e Napoli, nei ballottaggi, si pongono due questioni nazionali, che riguardano il fallimento del Pdl e del Pd. A Napoli non possiamo sostenere la sinistra e il giustizialismo dipietrista, a Milano non possiamo sostenere il fallimento berlusconiano e neppure un centrodestra dove è segretario Cosentino, ancora perseguito dalla magistratura per i rapporti con la camorra. Quindi non sosterremo nè l’uno nè l’altro”. È l’indicazione che Italo Bocchino, presidente vicario di Futuro e Libertà, ha spiegato all’assemblea nazionale riunita al Residence di Ripetta, riscuotendo un applauso lunghissimo dalla platea, Ronchi e Urso esclusi. In particolare, ha detto, “non possiamo allearci oggi facendo la ruota di scorta del berlusconismo”.

“Nessuno può giocare il trucchetto di dire c’è libertà, faccio come mi pare, nei ballottaggi – avverte Bocchino – nessun dirigente può dire da cittadino voterei quel candidato”, perchè non siamo cittadini, siamo dirigenti e non si può stare fuori dalle grandi questioni”. La linea illustrata dal presidente è poi stata avallata dall’assemblea al voto: gli astenuti sono stati solamente tre, Ronchi e Urso – che avrebbero invece probabilmente espresso un voto contrario avendo più volte sottolineato la necessità di mantenere il partito nell’alveo del centrodestra sostenendo il Pdl al secondo turno – non hanno votato e si sono allontanati dall’assemblea prima dell’inizio delle operazioni.

Quanto al risultato di Futuro e Libertà, ha sottolineato Bocchino, “abbiamo superato la prima tappa con le amministrative, quella della sopravvivenza. Adesso ci attende la seconda: dimostrare di essere indispensabili nei ballottaggi, e infine la terza, essere protagonisti alle prossime politiche”. “Senza Fini e Casini, Berlusconi non vincerà più e Fini ha avuto ragione su tutte le questione che ha posto a Mirabello, a Bastia e a Milano – ha aggiunto – Le elezioni le ha perse la deriva estremista di Berlusconi e Bossi che noi avevamo denunciato e che è alla base della nascita di Fli”.