Comunali Roma: Giachetti-Meloni-Marchini da Barbara D’Urso

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Maggio 2016 - 16:14 OLTRE 6 MESI FA
Comunali Roma: Giachetti-Meloni-Marchini confronto da D'Urso

Comunali Roma: Giachetti-Meloni-Marchini confronto tv dalla D’Urso

ROMA – Confronto acceso tra i tre candidati sindaco di Roma a Domenica Live su Canale Cinque. Ospiti di Barbara D’Urso: il candidato del centrosinistra per il Campidoglio Roberto Giachetti (Pd); la candidata di FdI Giorgia Meloni, supportata e fortemente voluta da Salvini e il civico Alfio Marchini appoggiato anche da Forza Italia. Virginia Raggi latita.

“La candidata del M5S non ha accettato il nostro invito. La sua poltrona è vuota”, sottolinea Barbara D’Urso. “Noi dobbiamo rispetto ai romani, una forma di rispetto è confrontarsi, non si può scappare sempre”, graffia Giachetti. “Le avevamo anche detto che se veniva poteva tenere l’auricolare per farsi suggerire risposte dalla Casaleggio”, ha rincarato Meloni.

Per par condicio, prima del confronto televisivo, sono andati in onda dei video-clip descrittivi degli altri candidati alla prima poltrona del Campidoglio, tra cui Stefano Fassina (SI) e Virginia Raggi (M5S).

“La prima cosa che farei da sindaco? Pulirei Roma – ha detto Meloni – Roma ha bisogno di essere pulita è un museo trasformato in stalla. Voglio combattere tutte le forme di abusivismo. Vorrei una città in cui si rispettano le regole”.

“A Roma ci sono 140 mila disabili, molti senza assistenza. La prima cosa che faccio è dare a tutti l’assistenza. Io immagino una città solidale”, la posizione di Marchini.

Per Giachetti “Roma torna Roma (il suo slogan, ndr) perché voglio che i romani tornino orgogliosi della loro città. Questa città merita di essere riproiettata nel mondo. Serve riorganizzare la macchina amministrativa per aggredire tutti i problemi. Serve potenziare i municipi, con poteri, competenze, soldi e personale”.

“Questa è una visione vecchia – ribatte subito Marchini – bisogna ripartire dai quartieri, con i responsabili di quartieri”. “Nel tema della governance – incalza Meloni – bello tutto, ma Roma è la capitale d’Italia, una città complessa governata con gli stessi poteri di un Comune da 1000 abitanti. Serve riconoscerne lo status”.

Scintille anche sulla gestione degli immobili pubblici. “La prima arma” dell’amministrazione “è il controllo – secondo Giachetti – ci sono i furbi che vanno buttati fuori e le persone in emergenza sociale. Noi non possiamo trattare nello stesso modo la onlus che si occupa di Sla e, per la mia parte, il circolo del Pd di via dei Giubbonari. Sono due cose diverse. Dobbiamo riportare legalità con determinazione ma dobbiamo anche essere coscienti che nella nostra città il disagio e la fragilità avanzano e servono risorse per assicurare a chi ne ha bisogno la possibilità di vivere in una condizione umana”.

“Scusami – è subito intervenuto Marchini – Io nutro grande simpatia umana per Roberto e penso sia una persona per bene però mentre noi parliamo il Pd deve 900 mila euro al Comune di Roma. E’ il tuo partito: pagate sto conto! – poi rivolto alla Meloni – Anche tu, con tutto il rispetto . Voi dovete 160 mila euro per Corviale, mi dicono anche che c’è una morosità di 53 mila euro alla Garbatella. I partiti devono pagare”.

“Ma di che stai parlando?”, la replica della Meloni che si è messa a ridere. “Non solo vogliamo pagare – ha ribadito Giachetti – ma se in questo momento non abbiamo pagato è perché ci sono problemi da parte dell’amministrazione comunale. Puoi rivolgerti a Tronca e chiederglielo. E io ho preso posizione pubblica sulla questione, stai ripetendo quello che ho detto”.