Concia si appella a D’Alema: mai più dossier perché uno è gay come Balducci

Pubblicato il 7 Marzo 2010 - 14:13| Aggiornato il 8 Marzo 2010 OLTRE 6 MESI FA

Angelo Balducci

Il deputato del Pd Paola Concia, commentando le intercettazioni sulle vicende omosessuali del braccio destro di Bertolaso, Angelo Balducci, si augura che non si facciano dei dossier sui cittadini solo perché gay o lesbiche e si appella al presidente del Copasir Massimo D’Alema affinché vigili meglio sull’attività dei Servizi segreti in Italia.

“Premesso che chi è gay o lesbica si dovrebbe dichiarare perché è assolutamente normale esserlo e quindi l’appello a chi ci ascolta è di non farsi ricattare poiché l’omosessualità è una cosa normale. Detto questo mi auguro che con D’Alema al Copasir ci sia maggiore controllo sull’operato dei servizi segreti, sui dossier che circolano e su eventuali irregolarità”.

Secondo Paola Concia, “questa è una cosa molto importante non devono assolutamente girare dei dossier, come quelli su Angelo Balducci, che mettono in pericolo la sicurezza di una persona. La vita privata è la vita privata. Al ministero dell’Interno, dossier che parlavano di una persona sotto osservazione perché omosessuale, giravano tanti anni fa. Poi grazie all’Arcigay, questa pratica scomparve e mi auguro che quello che è venuto fuori durante la questione Boffo e cioè che fosse un attenzionato non sia prova del contrario”.