Condono edilizio e fiscale. Cicchitto: si va avanti

Pubblicato il 9 Ottobre 2011 - 09:29 OLTRE 6 MESI FA

Giulio Tremonti (Foto LaPresse)

ROMA – Prima sì, poi no, poi forse, adesso di nuovo sì. Sul condono c’è un po’ di confusione all’interno della maggioranza: farlo oppure non farlo? Il dilemma prova a scioglierlo Fabrizio Cicchitto: “Per abbattere il debito, se non sono sufficienti alcune misure, non si può escludere il condono edilizio e fiscale”. Quindi l’idea di fondo c’è e va avanti.

Cicchitto, intervenuto al convegno “Verso un nuovo Pdl” a Saint Vincent, spiega: “Fino adesso il governo ha avuto una linea difensiva che ha consentito però di salvare l’Italia, ora è indispensabile un salto di qualità con una riforma istituzionale, che comprenda la riforma elettorale; un’operazione sulla crescita e l’abbattimento del debito”.

Allora così è stato deciso? Sembrerebbe di no perchè a stroncare il condono ci ha pensato il ministro del Tesoro Giulio Tremonti: “Il condono frenerebbe il piano del governo sulla lotta all’evasione e alla fine l’Italia si troverebbe con un deficit maggiore”.

“Vorrebbe dire – afferma il ministro – frenare sul nascere il progetto di contrasto all’evasione, sarebbe un togliere forza al nostro vero obiettivo. Finora le entrate da lotta all’evasione fiscale e contributiva sono servite sistematicamente per finanziare la spesa pubblica: sanità, pensioni, assistenza… Il condono minaccia però l’afflusso di queste entrate negli anni a venire, che finirebbero per cancellarsi. E, così facendo, alla fine ci troveremmo con un maggior deficit”.

E allora, mentre la maggioranza decide il da farsi e risolva la “grana Tremonti”, l’opposizione insorge. “E’ una vergogna che si parli di condono. Un’ulteriore offesa per i cittadini onesti di questo paese, che svuota completamente ogni proposito di lotta all’evasione fiscale” taglia corto il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini.

“Il condono è semplicemente un atto criminale che andrebbe contro gli interessi degli italiani onesti che fino ad oggi hanno seguito le regole” afferma il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli. “La sola idea di un condono è l’indice dell’impudicizia scandalosa di questa classe dirigente” incalza Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà. “Chi evade e chi commette reati Fiscali deve andare in galera, non deve essere condonato dopo aver rovinato l’italia” conclude Antonio Di Pietro dell’Idv.

Ma quella di Cicchitto non è una voce isolata nella maggioranza. Sabato il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, non l’aveva escluso, anche Osvaldo Napoli, vicepresidente dei deputati del Pdl, lo rilancia: “‘Il condono? Non mi scandalizzarei a dire che sia necessario a patto, però, che i soldi vengano buttati nel rilancio dell’economia e non per accontentare alcuni o chiudere dei buchi”.

Pronta alle barricate la Cgil: “La parola condono l’abbiamo abolita dal vocabolario, non esiste e non la vogliamo – dice Il segretario generale Susanna Camusso, durante la manifestazione di Roma – Il governo solo apparentemente nega mentre la maggioranza lo propone in Parlamento con il capogruppo del Pdl. Così non si fa”.