Confalonieri: “Berlusconi si smarchi dal caso Ruby, come Maradona”

Pubblicato il 30 Ottobre 2010 - 09:33 OLTRE 6 MESI FA

Fedele Confalonieri

”Concentrarsi sulla politica e inventarsi una grande giocata per smarcarsi”, come ”Maradona”. E’ questa, secondo Fedele Confalonieri la ‘ricetta’ con la quale il premier può rilanciarsi, a cominciare ”dal partito”, poi ”il governo seguirebbe”. In un colloquio con il Corriere della Sera il presidente di Mediaset definisce il ”caso Ruby” come ”l’ennesimo attacco” a Berlusconi e l’ennesima prova di ”un’operazione che mira a far cadere il premier” e che ha ”in certi giornali l’avanguardia mediatica”.

Confalonieri esorta quindi Berlusconi a ”smarcarsi”, a ”uscire in dribbling dalla morsa come Maradona”: ”Nessun altro potrebbe farlo – prosegue -, solo lui può riuscirci. Alla faccia dei Bersani, dei Di Pietro e di quanti lo vorrebbero spedire anzitempo negli spogliatoi”. Il rilancio, aggiunge, ”deve iniziare dal partito, non dal governo. Il governo fa quel che può, con tutti i vincoli che ci sono – spiega -. Da una parte c’è l’Europa che detta le regole e al momento è impossibile, che so, investire nelle infrastrutture, vista la crisi economica e la situazione ereditata con il debito pubblico. Eppoi ci sono i lacci della burocrazia, quelli del sindacato, certe strozzature di sistema denunciate di recente anche dall’amministratore delegato della Fiat, Marchionne”.

Ripartire dal partito per ”bloccare” gli ”effetti della forza centrifuga che rischiano di sgretolare il Pdl”. Commentando la nascita di Forza del Sud, Confalonieri esorta il premier a non lasciare ”che in una regione importante come la Sicilia venga fondato un movimento personale senza intervenire”. Nel Pdl invece Berlusconi dovrebbe ”circondarsi” di ”persone valide” e il presidente di Mediaset cita l’ex ministro Scajola: ”io lo riporterei nel partito, dove ha dato buona prova di sé”.

Con Fini è invece doveroso ”verificare se ci sono margini per trovare un’intesa”. Un governo tecnico, conclude, non sarebbe altro che ”un imbroglio verso gli elettori e verso la politica, perché avrebbe come unico punto del suo programma il defenestramento di Berlusconi. Il Paese non l’accetterebbe”.