Consiglio Sanità, Lorenzin nomina Alberto Zangrillo, medico di Berlusconi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Settembre 2013 - 10:54| Aggiornato il 17 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA
Consiglio Sanità, Lorenzin nomina Alberto Zangrillo, medico di Berlusconi

Alberto Zangrillo (Foto LaPresse)

ROMA – Alberto Zangrillo, il medico di Silvio Berlusconi che parlò dell’uveite che impediva al leader del Pdl di recarsi ai processi, è stato nominato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin al Consiglio della Sanità. Un “curricula scientifico di tutto rispetto”, scrive Stefano Feltri su Il Fatto Quotidiano, che sottolinea però come tra i nominati molti siano vicini al Pdl e Berlusconi.

La Lorenzin ha spiegato che le nomine del consiglio di Sanità, che sarà in carica per tre anni, sono basate sui “requisiti di altissima professionalità e competenze maturate”, ma Feltri per il Fatto Quotidiano sottolinea come tra i nomi appaiano quello di Zangrillo e di Mario Stirpe, medici vicini a Berlusconi, a ancora di

“Niente da dire sui curricula scientifici, i profani notano però altre caratteristiche dei nominati: per esempio c’è Alberto Zangrillo, il medico personale di Silvio Berlusconi, leader del partito cui appartiene la Lorenzin, il Pdl. Professore al San Raffaele che fu di don Verzé, sempre a fianco del Cavaliere, prodigo di dichiarazioni pubbliche quando c’era da spiegare perché l’ex premier imputato non poteva presentarsi in aula ai processi causa “uveite” (la malattia che imponeva a Berlusconi anche gli occhialoni neri stile Blues Brothers ). Zangrillo però non è un oculista e quando i guai sanitari di Berlusconi riguardavano gli occhi, il Cavaliere coinvolgeva tra gli altri pure il professor Mario Stirpe, anche lui nominato dalla Lorenzin nel Consiglio superiore di sanità”.

Secondo Feltri, la Lorenzin si è concentrata sui dettagli accademici, non dando “peso ad altri dettagli”:

“Per esempio che il neonominato Adelfio Elio Cardinale, già sottosegretario del governo Monti, è anche il marito di Annamaria Palma, già capo di gabinetto di Renato Schifani, quando era presidente del Senato. Ma soprattutto Cardinale è imputato a Bari per un’inchiesta su concorsi truccati in diverse università italiane. Lui smentisce ogni coinvolgimento e il suo avvocato ha spiegato che l’imputazione è frutto di un pasticcio giuridico (all’indagato non sarebbe stata notificata la convocazione dell’udienza preliminare). Il ministro Lorenzin deve essere dello stesso parere dell’avvocato, e quindi ha nominato Cardinale senza problemi”.

Tra gli altri nominati anche Roberto Bernabei, importante geriatra e figlio di Ettore Berbabei, ex dirigente della Rai, il giornalista e medico Roberto Iadicicco, portavoce al tempo dell’ex ministro Girolamo Sirchia, e Francesco Bove, candidato nel 1994 con Forza Italia:

“Niente da dire sul professor Francesco Bove della Sapienza di Roma, ma qualcuno alla sua nomina ha ricordato i cori con cui lo salutavano i simpatizzanti quando si era candidato con Forza Italia nel 1994: “Bove, Bove, è quello che ci vuole! Bove, Bove, è quello che ci vuole!”.