Conte e il contributo di solidarietà: “Non lo vedo all’orizzonte”

ROMA – Del contributo di solidarietà proposto dal Pd “è la prima volta che oggi ne ho sentito. Non ne abbiamo parlato al tavolo dei capi delegazione, il governo non ha fatto propria nessuna proposta del genere e non la vedo all’orizzonte”.

Con queste parole, in conferenza stampa, il premier Giuseppe Conte ha liquidato la questione del contributo di solidarietà proposto dal Partito Democratico.

La proposta era partita dal gruppo del Pd alla Camera. Proposta che propone o, a questo punto, proponeva un contributo di solidarietà a carico dei redditi più elevati per il 2020 e 2021, “che dovranno versare i cittadini con redditi superiori ad 80.000 euro e che inciderà sulla parte eccedente tale soglia”.

“La somma versata – avevano spiegato Graziano Delrio e Fabio Belilli – sarà deducibile e andrà da alcune centinaia di euro fino a decine di migliaia per redditi superiori al milione. Il gettito atteso è 1,3 miliardi annui”.

Questa proposta durante la giornata aveva fatto, come ovvio, molto discutere.

“Oggi – le parole di Giorgia Meloni – la sinistra italiana ci propone il contributo di solidarietà. Un bel nome dietro il quale si nasconde un vecchio pallino della sinistra: la patrimoniale. In pratica dicono che poiché i soldi non arriveranno dall’Unione Europea, perché la Germania è contraria, andranno presi nei conti degli italiani, che è esattamente quello che ha sempre voluto la Germania. Fratelli d’Italia è pronta a fare tutto quello che c’è da fare contro questo ennesimo scempio perché la soluzione a questa emergenza non saranno mai nuove tasse”.

Contributo di solidarietà o meno, patrimoniale o meno comunque Conte ha liquidato la questione in conferenza stampa. Niente contributo di solidarietà all’orizzonte. (Fonte: Ansa).

 

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