Copasir, Pdl e Lega: “Non partecipiamo più, la composizione non va”

Pubblicato il 26 Gennaio 2011 - 20:02 OLTRE 6 MESI FA

“Quarantatre giorni dopo l’annuncio, contrasti fra i gruppi parlamentari di opposizione evidentemente hanno impedito all’onorevole Briguglio di dimettersi dal Copasir. L’indicazione di un membro sostitutivo, alla quale il Pdl aveva provveduto su richiesta della presidenza della Camera, non ha avuto dunque seguito da parte degli uffici competenti”. Lo dichiarano in una nota congiunta Fabrizio Cicchitto, Giuseppe Esposito, Gaetano Quagliariello e Marco Reguzzoni, rappresentanti del Pdl e della Lega nel Copasir i quali annunciano che non parteciperanno più ai lavori del Comitato perché non lo ritengono più rappresentativo.

“Alla vigilia di una giornata di importantissime audizioni – proseguono – il Comitato parlamentare si trova dunque in un rapporto di sei a quattro tra minoranza e maggioranza, a discapito di quest’ultima. Si tratta di una aperta e grave violazione della legge istitutiva, che proprio per garantire serenità e imparzialità ai lavori del Copasir assegna la presidenza alla minoranza ma sancisce che la composizione sia rigorosamente paritaria tra maggioranza e opposizione. Non possiamo avallare oltre questa situazione di grave illegalità, e tanto meno intendiamo farlo in una circostanza di così grande rilievo istituzionale come quella cui domani il Comitato era chiamato ad adempiere”.

“Ricordiamo per amore di verità che quando ponemmo il tema della composizione del Copasir all’indomani della scissione del gruppo di Futuro e Libertà, in ossequio al dettato della legge che prescrive parità fra i due schieramenti e proporzionalità fra i gruppi parlamentari, ci fu risposto che a far fede era la situazione esistente all’inizio della legislatura. Per senso di responsabilità accettammo all’epoca di garantire con la nostra presenza il regolare funzionamento del Comitato. Lo stesso senso di responsabilità non è stato dimostrato dai gruppi di opposizione, e questo – concludono Cicchitto, Esposito, Quagliariello e Reguzzoni – ci impedisce di prendere parte ai lavori del Copasir che resteranno dunque bloccati fin quando non verrà ripristinato un basilare principio di legalità”.