Coronavirus Sicilia, Musumeci invoca il mai usato articolo 31 per comandare Polizia ed Esercito

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Aprile 2020 - 13:39 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus Sicilia, Musumeci invoca il mai usato articolo 31 per comandare Polizia ed Esercito

Coronavirus Sicilia, Musumeci invoca il mai usato articolo 31 per comandare Polizia ed Esercito (Foto Ansa)

PALERMO – Invocando l’art. 31 dello Statuto speciale della Sicilia, mai applicato finora, il governatore Nello Musumeci punta a ottenere una norma di attuazione per esercitare il potere di avvalersi della Polizia di Stato, e dell’Esercito in servizio nell’isola, in situazioni di emergenza.

La giunta, come pubblica il Giornale di Sicilia, ha approvato un ddl costituzionale (un solo articolo), trasmesso all’Assemblea siciliana per l’approvazione da inviare poi alle Camere per il via libera. Un iter che dovrebbe durare almeno sei mesi. 

Musumeci, che da settimane si muove “come se fossimo in guerra”, come spiega Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia, vuole provare ad attuare una norma dello Statuto siciliano, l’articolo 31 che prevede esplicitamente che il presidente “può assumere la direzione dei servizi di pubblica sicurezza” per dare attuazione alle ordinanze urgenti di contrasto alla diffusione del Covid-19

Lo schema di norma, deliberato dalla giunta Musumeci, prevede “l’attuazione dell’art.31 dello Statuto, con specifico riferimento agli strumenti necessari per affrontare con efficacia e tempestività eventuali situazioni di emergenza statali o limitate al territorio regionale, che determinino refluenze sull’ordine pubblico, la sanità e la sicurezza nel territorio della Regione siciliana o in parte di esso”.

Al riguardo, il presidente della Regione, “in armonia con la legislazione statale e regionale di settore” può “adottare ordinanze contingibili e urgenti, nel rispetto dei principi fondamentali dell’ordinamento giuridico e dell’Unione europea e con efficacia estesa all’intero territorio regionale o parte di esso”.

Inoltre “le misure adottate dal presidente della Regione” troveranno “preventivo coordinamento con quelle eventualmente adottate dagli altri competenti organi dello Stato, in conformità ai principi di unità della Repubblica, solidarietà politica, sussidiarietà, leale collaborazione e proporzionalità tra misura ed evento da fronteggiare”.

La norma prevede, infine, “che per l’attuazione delle ordinanze o di altri suoi provvedimenti, comunque denominati, il presidente della Regione, di concerto con il ministro dell’Interno, ai sensi dell’art.31 dello Statuto si possa sempre avvalere della Polizia di Stato e, ove occorra, delle Forze armate di stanza nella Regione, anche di concerto con il ministro della Difesa”.

Coronavirus. Da casa si esce a Maggio. 

Coronavirus. Da casa si esce a Maggio, scordatevi Aprile, se mai qualcuno avesse coltivato l’illusione di Aprile. 

Da casa si esce a Maggio. Maggio quando? Ad Angelo Borrelli è stato domandato: sabato 16 Maggio è la data? Borrelli ha risposto correttamente con un forse, forse qualche giorno prima, forse qualche giorno dopo. Per far capire, ha detto che il Primo di Maggio lo faremo in casa, come Pasqua e Pasquetta (sperando che la gente non si concede il suicidio sanitario di pranzi a famiglie allargate). 

Non ha potuto Borrelli evitare che l’ansia di avere una data, una data grazie alla quale segmentare l’ansia, una data come ossigeno psicologico per la nostra attesa, tutto questo partorisse appunto una data: il 16 di Maggio. Ma potrebbe essere il 9 di Maggio o il 23 di Maggio. Un sabato o un lunedì di Maggio valgono l’altro, anche se lunedì 4 Maggio è in meno probabile. Non scommetteteci sul 4 di Maggio e scordatevi Aprile.