P.A. Corte dei Conti contro i tagli. Permessi sindacali costati 150 milioni

Pubblicato il 14 Maggio 2012 - 17:17 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 14 MAG – La Corte dei conti si schiera contro i tagli alla Pubblica amministrazione che intaccherebbero la qualità dei servizi e in una relazione sul lavoro scrive: “I reiterati tagli lineari agli organici obbligano le amministrazioni a una continua attività di revisione degli assetti organizzativi che impedisce il consolidamento di procedure, competenze e professionalità, con inevitabili, negativi riflessi sulla quantità e qualità dei servizi erogati”.

E ancora:  La spesa dell’Italia per i redditi dei dipendenti pubblici e’ ”in linea con i principali paesi dell’Unione Europea”. Il confronto tra il numero dei dipendenti pubblici e il totale degli occupati, in forte discesa per l’Italia nell’ultimo decennio (dal 16,4% al 14,4%), evidenzia – osserva la Corte dei Conti – un peso della burocrazia sul mercato del lavoro pari a circa la metà della Francia e di gran lunga inferiore anche al Regno Unito.

”Suscita perplessità” l’intesa sottoscritta a maggio fra Governo, enti locali e sindacati sulla riforma del lavoro statale ”nella parte in cui rimette in discussione il percorso già avviato” sulla ”valutazione della performance” delle PA e del merito dei dipendenti”, continua.

La Corte dei conti inoltre fa notare che fra aspettative e permessi sindacali nel 2010 è come se 4.569 lavoratori pubblici non avessero lavorato per un anno: un dipendente ogni 550 in servizio. Il costo per l’erario e’ stato stimato in 151 milioni.

”Stiamo ragionando su un’idea con la Guardia di Finanza e la Corte dei Conti: fare verifiche ispettive un po’ a sorpresa sulle consulenze esterne della Pubblica Amministrazione”. Cosi’ Filippo Patroni Griffi, ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, nell’intervista esclusiva rilasciata ad Agorà, su Rai Tre, che andrà in onda domani, martedì 15 maggio, dalle 8 alle 10.

Interrogato sulla possibilità di intervenire con dei blitz, il ministro ha risposto: ”ognuno ha le sue modalità, l’obiettivo è verificare a campione il rispetto della legge. Le verifiche servono per gli enti verificati, ma servono soprattutto per gli enti che da un momento all’altro potrebbero essere soggetti all’ispezione”.