«Mai nessuna procura ha avuto nulla da dire quando mi hanno dato tranquillamente del pazzo, del depresso, del disturbato bipolare. Perché io ero l’unico che resisteva all’Anm».
Francesco Cossiga, in un’intervista su Libero, commenta l’indagine di vilipendio del capo dello Stato a carico di Di Pietro e Belpietro: «Sempre che ci sia la richiesta del ministro di procedere con le indagini (e non credo ci sarà), il pm – prevede l’ex presidente della Repubblica – eccepirà l’incostituzionalità, dicendo che se si può procedere in un caso (Belpietro) occorre poterlo fare anche per l’altro (Di Pietro). E nel merito il pm sosterrà che non era vilipendio ma nota di carattere psicologico. Insomma, credo si arriverebbe a una condanna per il direttore di Libero – dice Cossiga – e a un’assoluzione per l’ex pm, bandiera dell’Anm che nessun magistrato avrà il coraggio di colpire, pena un massacro di fronte al Consiglio superiore della magistratura».
Cossiga non crede che Napolitano abbia interferito con la decisione. Quanto al capo dello Stato che rivendica di essere da anni uomo delle istituzioni, chiosa Cossiga: «Ho avuto la fortuna di ricoprire entrambi gli incarichi cui ha fatto cenno ieri Napolitano: ministro degli Interni e capo di Stato. E non ho mai detto di non essere democristiano».