Costi politica, accordo Regioni: a gruppi 5 centesimi per abitante

Pubblicato il 5 Dicembre 2012 - 21:36 OLTRE 6 MESI FA
Vasco Errani, presidente della conferenza Stato-Regioni (LaPresse)

ROMA – La Conferenza di presidenti delle Regioni e dei Consiglio regionali  ha raggiunto un’intesa  sugli stipendi standard a consiglieri e governatori in base alle modifiche apportate al decreto dalla Camera: oltre ai 5 mila euro già previsti per ogni singolo consigliere in un anno è stato stabilito che verranno aggiunti 5 centesimi per abitante ad ogni gruppo consiliare. Per diventare effettiva l’intesa dovrà essere formalizzata dalla Conferenza Stato-Regioni.

”Daremo seguito – ha dichiarato il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani al termine della riunione – al decreto Enti locali e costi della politica in tutte le sue parti; la Conferenza Stato-Regioni delibererà in conformità al decreto. Noi – ha continuato – abbiamo fatto quello che dovevamo fare e, fatto più importante, lo abbiamo fatto all’unanimità. Abbiamo dato un segnale concreto e in modo omogeneo su tutto il territorio’‘.

Il presidente Errani parlando della decisione di adeguare il contributo ai gruppi consiliari di 5 centesimi ad abitante ha tenuto a sottolineare che tale decisione rientra nell’obiettivo di ”compiere una netta riduzione ai costi dei gruppi”. Rispondendo ad una domanda sul caso Fiorito che ha imposto con forza il tema della riduzione dei costi Errani ha risposto: ”Da tempo il tema dell’autoriforma era all’ordine del giorno delle Regioni; avremmo dovuto arrivarci in minor tempo ma ora lo abbiamo fatto. Il risparmio delle Regioni è rilevantissimo e importantissimo. Con lo 0,05 ad abitante per gruppo – ha concluso Errani – applichiamo l’emendamento della Camera”.

La modifica apportata dalla Camera prevede che i contributi ai gruppi siano parametrati sulla base della Regione più virtuosa, in questo caso è stato individuato l’Abruzzo stabilendo cosi’ che il contributo di consigliere fosse di 5 mila euro l’anno. Ma in aggiunta però la Camera ha stabilito che si debba tenere conto ”delle dimensioni del territorio e della popolazione residente in ciascuna Regione”.

Considerando la Regione Lombardia che è tra quelle con un maggior numero di abitanti (10 milioni), in base all’accordo precedente il budget previsto era di 400 mila euro per gli 80 consiglieri regionali. Ora questo importo in base alla popolazione e al territorio diventa di 900 mila euro. Allo stesso modo per l’Emilia Romagna che ha 4 milioni e 400 mila abitanti e 40 consiglieri si passa ad un contributo per gruppo di 250 mila euro a 465 mila euro.

In questo modo il risparmio delle Regioni a partire dal 2013 sarà di 37 milioni di euro all’anno. Oltre a questa decisione le Regioni avevano già adeguato gli stipendi di consiglieri, presidenti e assessori: lo stipendio dei consiglieri sarà di 11 mila e 10 euro al mese lordo e omnicomprensivo, quello dei presidenti sarà di 13 mila e 800 euro lordi al mese sempre omnicomprensivo e infine quello degli assessori sara’ compreso tra gli 11 mila e cento e i 13 mila e otto a seconda di quello che ogni singola Regione decidera’ autonomamente.