Costi politica: Comuni potranno ‘licenziare’ Equitalia. Governo battuto 3 volte

Pubblicato il 2 Novembre 2012 - 17:55 OLTRE 6 MESI FA
Costi politica: Comuni potranno ‘licenziare’ Equitalia

ROMA – I Comuni e gli enti locali potranno revocare a Equitalia la gestione dei tributi. I Comuni inoltre non dovranno pagare penali per l’estinzione anticipata dei prestiti. Slitta al 30 giugno 2013 il pagamento delle tasse per le zone terremotate, cioè i comuni dell’Emilia Romagna e Lombardia. Tutto contro il parere del governo. Nel giro di un pomeriggio, quindi, il governo è stato nuovamente battuto in commissione, e per tre volte consecutive.

Revoca gestione Equitalia. ”Si tratta – dicono i leghisti Massimo Polledri, Massimo Bitonci, Raffaele Volpi, Guido Vanalli – di un provvedimento importante, passato nonostante l’opposizione del governo e del Pd”. Un provvedimento che ”porrà un freno alle ganasce fiscali imposte dall’esecutivo e applicate da Equitalia. Finalmente ci sarà un rapporto più sereno fra i cittadini e il fisco gestito direttamente dai Comuni”.

Rimborsi Comuni. Il governo è stato battuto anche sull’emendamento di Simonetta Rubinato (Pd) uguale a un’analoga proposta della Lega che cancella le penali per l’estinzione anticipata dei prestiti dei Comuni.

I Comuni che procederanno all’estinzione anticipata dei prestiti entro il 2012, usufruendo dell’alleggerimento del vincolo del patto di stabilità (stabilito dall’art. 8 commi 6-bis e 6-ter nel Decreto legge 174 in materia di enti locali) – spiega Rubinato – non dovranno cosi’ pagare le eventuali penali previste dalla Cassa Depositi e Prestiti. L’emendamento, analogo ad uno della Lega Nord, – aggiunge – e’ passato nonostante il parere contrario del Governo e dei relatori. Se si sono trovati 590 milioni di copertura per il 2012 per i Comuni in pre-dissesto a maggior ragione si dovrebbero trovare per i Comuni che contribuiscono alla riduzione dell’indebitamento del Paese. Il voto ha visto favorevoli Pd, Pdl e Lega e l’astensione dell’Udc”.

Tasse per terremoto slittano a giugno 2013. Governo battuto per la terza volta al voto del dl sui costi della politica alla Camera. Passa un emendamento, con il ‘no’ del governo, che sposta al 30/6/2013 il pagamento di tasse e contributi per il ‘cratere’ del terremoto: cioe’ i comuni di E.Romagna e Lombardia. Il governo si e’ riservato di verificare l’impatto economico.

Stop a vitalizio con condanna e interdizione. Vitalizio sospeso o revocato in caso di condanna e interdizione (temporanea o perpetua) dai pubblici uffici (la cosiddetta norma anti-Batman) e taglio fino al 50% dal primo gennaio 2013 dell’indennità a consiglieri ed assessori regionali che non si adeguano alla nuova ‘ondata’ di tagli. Via libera dalle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera all’emendamento dei relatori (Chiara Moroni e Pierangelo Ferrari) che riscrive integrandolo l’articolo 2 del decreto sui tagli ai costi della politica.

Altre novità introdotte riguardano la riduzione dell’assegno di fine mandato (dovrà essere adeguato a quello che si da nella regione più virtuosa ancora da individuare). Si prevede poi la gratuità della partecipazione alle commissioni (anche quelle speciali). Salta invece il rischio che le regioni inadempienti incorrano nel taglio del 5% dei trasferimenti per il Servizio sanitario. Per le regioni ‘colpevoli’ resta comunque il taglio ai trasferimenti erariali. ”Sono norme sacrosante – commenta Sesa Amici del Pd – che ridanno credibilità alla politica e che non fanno ricadere sui cittadini gli errori delle amministrazioni inefficienti”.